Due lettere, una inviata alla Fondazione Carit e l’altra alla Regione Umbria per capire quali siano le modalità per ottenere i finanziamenti disponibili – «6 milioni da parte di ciascuno dei due soggetti» – per dare seguito al progetto dell’ascensore panoramico alla Cascata delle Marmore. Le ha protocollate ed inviate lunedì il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, «perché si tratta di un progetto importante, per Terni e la Cascata, e perché è il caso che certe menzogne vengano messe a tacere».
L’antefatto
Bandecchi prende le mosse «dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore comunale Lucio Nichinonni (dimessosi dalla giunta ad inizio novembre 2023 e in questi giorni entrato in Forza Italia, ndR) che, a mezzo stampa, ha dichiarato che ho bloccato questo progetto. Fra l’altro Nichinonni è socio della Fondazione Carit. Tuttavia l’ascensore alla Cascata è per noi centrale e, per sgomberare il campo, oggi ho scritto al presidente della Fondazione Carlini e alla presidente della Regione Tesei». Nelle missive, oltre a sottolineare la valenza del progetto, si chiede la disponibilità dei fondi – 12 milioni in tutto – per procedere alla realizzazione dell’opera. Non solo: nella lettera alla Fondazione Carit si chiede, se tali risorse non fossero disponibili, di assumere provvedimenti verso lo stesso Nichinonni per dichiarazioni ‘lesive’ verso il sindaco, l’amministrazione comunale e la stessa Fondazione di cui il Comune di Terni è socio di diritto.

Corridore e Nichinonni
Sul punto il vice sindaco Riccardo Corridore precisa che «sin da quando ho ricevuto dal sindaco la delega per le relazioni con la Fondazione Carit, mi sono interessato a sostegno di questo importante progetto. Progetto che, siccome è rimasto per anni nei cassetti delle precedenti amministrazioni comunali, oggi presenta costi diversi rispetto a quelli originari. Per questo abbiamo chiesto un aggiornamento e ora siamo in attesa». Su Nichinonni, Corridore afferma di «non aver mai voluto rilasciare dichiarazioni dopo le sue dimissioni. Peraltro era stato nominato assessore su mia indicazione. Oggi dico solo che mai ha manifestato disagio e il giorno delle dimissioni, presentate in serata, al mattino ha votato gli atti di giunta senza esternare nulla: questo per dire che ha sempre evitato il confronto. Peraltro quando facevamo battute nei momenti di relax, sulla politica, si è sempre dichiarato di estrema sinistra. Oggi invece si scopre moderato».
Canoni idrici e Rato-caos
Corridore si è soffermato poi su altri due temi: «Circa i canoni idrici, invitiamo la Regione Umbria nelle persone della presidente Tesei e dell’assessore Agabiti a liquidare al Comune di Terni i 2,6 milioni di euro che spettano alla città, altrimenti tante attività sono a rischio, in testa il Cantamaggio. Terni ricava pochissimo dagli enormi utili Enel, quantificati in 150 milioni di euro. Poco più di 2,6 milioni che oggi, temo per ragioni politiche, sono bloccati in Regione. Si attivino quanto prima». Il secondo tema è la viabilità lungo il Rato: «Ieri (domenica, ndR) ho impiegato 57 minuti per raggiungere lo svincolo Terni Nord dal casello di Orte. Melasecche, che tanto esterna sui fatti cittadini, si occupi piuttosto di risolvere una situazione che si trascina da anni e che fa tanto somigliare il Rato alla Salerno-Reggio Calabria».