di S.F.
La tariffa rifiuti corrispettiva e la riduzione dell’1,2% per il 2024. Questo il tema principale trattato venerdì in consiglio comunale a Terni ed è durante il confronto sulla Taric che c’è stato un curioso siparietto tra il sindaco Stefano Bandecchi e il consigliere – ed ex coordinatore provinciale di AP – Raffaello Federighi. Questione di defezioni e numeri.
TARIC 2024, LE TARIFFE DEFINITIVE: -1,2% E FATTURATO DI POCO SOPRA I 21 MILIONI
Bandecchi aveva da poco iniziato a parlare del suo progetto ‘RifiutOro’ per la gestione della raccolta a Terni. Con tanto di spiegazione sul valore – per chi fosse interessato è possibile vederlo qui – della cacca delle galline. «La conversazione è stata portata avanti da maggioranza ed opposizione, se siamo qui nessun si deve sentire non parte in causa del risultato», la premessa del primo cittadino in merito all’obiettivo ottenuto con la Taric. «La mia visione è quella di Alternativa Popolare, è palese che i nostri consiglieri abbiano un cervello e che delle volte possano essere più o meno d’accordo; è il motivo per il quale è il partito più difficile da tenere insieme», le sue parole.

Poi si arriva al punto: «Nonostante quello che si pensa, qui non c’è un dittatore: la gente pensa e decide. Altrimenti non saremmo in 18, ma in 21. Un motivo ci sarà», ha commentato Bandecchi ricordando le fuoriuscite di Danilo Primieri e Roberta Trippini. Poi altri minuti di intervento ed ecco che c’è la prenotazione di Federighi: «Solo una precisazione», l’esordio. Ma non sulla tariffa rifiuti: «Per la tranquillità nostra e del sindaco, siamo in 19. Oggi 18 perché è assente la consigliera Fortunati. Ma siamo 19 per fortuna». Breve cenno di risposta – microfono aperto per un secondo – e sospensione richiesta dalla minoranza.