Gli studenti umbri si confermano più bravi della media nazionale. O forse i loro insegnanti meno severi dei colleghi di altre regioni. Questione di punti di vista: stando ai dati relativi agli esiti degli esami di Stato in Umbria – diffusi dal Ministero dell’istruzione e del merito – ben 270 studenti hanno superato la maturità con il massimo dei voti, 100 e lode. Si tratta del 3,8% dei maturandi, rispetto a una media italiana che si attesa al 2,6%. Un altro 8,4% dei maturandi si è fermato un gradino sotto e ha preso 100, percentuale ben più alta di chi ha preso il voto più basso: solo il 4,1% dei maturandi è infatti ‘uscito’ con il minimo, che è 60. Buone notizie anche per gli studenti dei primi quattro anni di scuole superiori: è stato promosso l’81,6% (76,4% la media italiana), mentre il 15,5% (17,8% in Italia) è stato rimandato a settembre e il 2,9% è stato bocciato (5,8% in Italia).
Tornando agli esami di maturità, la maggioranza degli studenti umbri, il 28%, ha comunque ottenuto un voto compreso tra il 71 e l’80, seguono quelli che hanno preso tra 61 e 70 (il 23,2%), tra l’81 e il 90 (19,2%), tra il 91 e il 100 (13,3%). In generale agli esami di maturità in Italia quest’anno era stato ammesso il 96,3% degli scrutinati e i diplomati risultano essere il 99,8% dei candidati che hanno svolto l’esame, confermando le percentuali dell’anno precedente. In termini di risultati si conferma però anche la forbice tra le scuole del nord e del sud, con l’Umbria che si avvicina più a buoni voti del meridione.
Se ad esempio in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, per fare alcuni esempi, i maturati con 100 e lode sono poco più dell’1% (0,2 in Valle d’Aosta), le percentuali sono decisamente più alte in Calabria (5,4%), Puglia (5,1%), Sicilia (4,2%). Per quanto riguarda i diplomati con 100, la Calabria è l’unica regione che segna una percentuale a due cifre: 12,4%. Bene anche in Puglia (9,9), Sicilia (9,8), Campania (9,2), doppiando regioni come la Lombardia dove i diplomati con 100 sono stati il 4,3% o il Piemonte (5,4%), Veneto (5,1).
Guardando alle statistiche per il tipo di istruzione, a livello italiano, sono i licei a registrare medie di voto più alte con il 9,1% degli studenti che si sono diplomati con 100 e il 3,9% (7,4% per il liceo classico) con 100 e lode. Voti più bassi per i professionali e i tecnici dove la ‘lode’ è stata assegnata rispettivamente all’1,5% e allo 0,6% degli studenti. Tra gli studenti per i quali è più alta la percentuale del cosiddetto minimo sindacale, 60, ci sono quelli del liceo scientifico con indirizzo sportivo: quasi uno su dieci (9,1%) non è andato oltre la sufficienza richiesta per portarsi a casa il diploma.
Per quanto riguarda i dati relativi ai primi quattro anni di scuole superiori, si boccia di più alle professionali: sempre in Umbria non ha superato l’anno scolastico il 5,4% degli studenti, contro il 5,1% degli istituti tecnici e l’1,7% dei licei. Qui è stato promosso l’86,7% degli studenti, mentre l’11,6% è stato rimandato. Più sostanziosa la fetta dei rimandati negli istituti tecnici, che supera il 23%. Alle professionali è invece del 16,3%.