A uno che passa lì sotto e ‘butta un occhio’ in quella direzione – e magari ha un appuntamento – gli potrebbe pure pigliare un colpo.

L’ora legale Già , perché l’orologio che sta sulla torre della biblioteca comunale, la Bct, in una delle piazze principali della città , segna ancora l’ora legale. E le battute, manco a dirlo, si sprecano: «Magari è una cosa voluta – dice un passante, dopo aver dato una controllata al suo orologio da polso – e con questo il Comune vuole dare il segnale che qui è tutto ‘legale’». La replica di un altro non è di quelle che si possono scrivere.
«Stiamo avanti» Quella struttura – la Bct – è stata spesso oggetto di polemiche: per le infiltrazioni d’acqua, per i cornicioni pericolanti, per l’ascensore che ‘imprigiona’ i visitatori, ma anche sugli orari di apertura e l’utilizzo degli spazi. Tutte cose che, per essere affrontate e risolte, necessitavano di riunioni, delibere e finanziamenti. ‘Rimettere’ un orologio, invece, non dovrebbe essere così complicato. Ma forse la spiegazione è semplice: il segnale vero che si vuol dare, forse, è che a Terni ‘stiamo avanti’. Di almeno un’ora.