Un’aggressione brutale dopo essere stata costretta con la forza a salire a bordo di un’auto, dove c’erano tre uomini e una donna sulla quarantina. Vittima – a riportare la notizia sono i quotidiani ‘Il Messaggero-Umbria‘, ‘Il Corriere dell’Umbria’ e ‘La Nazione‘- una 29enne di Spoleto. Il fatto sarebbe accaduto alcune notti fa e sono in corso indagini da parte della polizia di Stato, con il coordinamento della procura della Repubblica di Spoleto.
La giovane – che, secondo quanto riportato, vive da tempo all’estero ed era rientrata a Spoleto per le festività – aveva discusso in maniera accesa con una donna di circa 40 anni nei pressi di un locale di via Cacciatori delle Alpi.
Dopo il parapiglia, è andata via con il proprio cane quando è stata avvicinata dall’auto con a bordo i quattro, – due persone di origini straniere e due di nazionalità italiana – fra cui la 40enne della lite. Due uomini sono scesi e l’hanno ‘caricata’ insieme al cane, poi è iniziato il pestaggio che ha prodotto lesioni e una frattura giudicate guaribili in trenta giorni, salvo complicazioni.
Una volta picchiata a sangue, la giovane è stata fatta a scendere a qualche chilometro di distanza, a San Giovanni di Baiano, dove un passante si è accorto di lei e ha lanciato l’allarme. Il resto sono le cure mediche, la denuncia, le indagini che riguardano le ipotesi di reato di lesioni personali e una violenza privata che potrebbe sfociare in sequestro di persona.
La prima ipotesi è che l’inquietante episodio sia indirettamente legato all’omicidio dello spoletino Stefano Bartoli, avvenuto lo scorso luglio, in particolare a considerazioni espresse dalla giovane aggredita, sulle amicizie e gli ambienti frequentati dal 28enne accoltellato a morte. Spetta agli investigatori della polizia di Stato chiarire ogni aspetto: le indagini sarebbero già a buon punto.