

Grave fatto di sangue nella prima serata di sabato a Spoleto, dove in via 2 Giugno – zona Casette, prima periferia cittadina – Stefano Bartoli, 28enne spoletino molto conosciuto e benvoluto, è stato accoltellato a morte al culmine di una lite che sarebbe scoppiata in strada per motivi futili, banali. La scoperta – spiegano fra gli altri il TGR Umbria e Tuttoggi.info – è avvenuta intorno alle ore 21 di sabato, con il giovane gravemente ferito e soccorso da alcuni passanti a cui aveva chiesto aiuto. Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare nonostante il trasporto d’urgenza in ospedale: fatale l’unico fendente – utilizzato un coltello da cucina – che lo avrebbe raggiunto al costato. La procura della Repubblica di Spoleto – titolare del fascicolo è il pm Alessandro Tana – procede per il reato di omicidio e le indagini dei carabinieri della Compagnia di Spoleto, con il passare delle ore, hanno portato all’arresto di un 42enne di origini albanesi sottoposto a libertà vigilata, Erjon Behari, da anni in Italia e residente proprio in via 2 Giugno con la madre. L’uomo è stato condotto in caserma, interrogato a lungo e quindi tradotto nel carcere spoletino di Maiano. Senza sosta il lavoro degli inquirenti fra rilievi, testimonianze e ricostruzione delle ultime ore di vita del 28enne. Da quanto emerso, i due si conoscevano già ma qualcosa – forse una questione di soldi – ha finito per incrinare il rapporto, poi sfociato in una tragedia assurda, maturata in un contesto di degrado sociale.
La ricostruzione dell’omicidio
A ricostruire l’accaduto, domenica mattina, è una nota dei carabineiri della Compagnia di Spoleto che «a conclusione di tempestive indagini coordinate sul campo dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Spoleto, guidata dal procuratore Claudio Cicchella, hanno tratto in arresto un 42enne di origini albanesi, gravato da precedenti di polizia, ritenuto responsabile di omicidio».
«L’uomo – spiega l’Arma spoletina – già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, nella serata di sabato 20 luglio, intorno alle 21, al culmine di un litigio avvenuto sotto la propria abitazione per futili motivi, avrebbe colpito al torace con un coltello da cucina un 28enne italiano residente nel Comune di Spoleto, che annoverava anch’egli precedenti di polizia. Il giovane, inizialmente soccorso da un passante e poi trasportato da personale sanitario del servizio 118 presso il locale ospedale, è successivamente deceduto a causa delle gravi lesioni riportate».
«L’immediata attività d’indagine sul territorio, durata tutta la notte e ancora in corso, ha consentito nell’immediato di ricostruire la dinamica e individuare il presunto responsabile. Gli accertamenti tecnici irripetibili, avviati sin dalle prime fasi conseguenti all’evento omicidiario, sono stati affidati ai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo di Perugia per l’acquisizione di tutte le fonti probatorie ritenute utili».
«L’arma bianca presumibilmente utilizzata per colpire la vittima, è stata sottoposta a sequestro mentre la salma è stata traslata presso l’istituto di medicina legale di Perugia per il successivo esame autoptico. Tutte le fasi salienti del grave fatto delittuoso – concludono i carabinieri – sono state coordinate dal magistrato di turno della procura della Repubblica di Spoleto, che è intervenuto sul posto e tuttora sta conducendo personalmente insieme a personale dell’Arma le necessarie attività istruttorie».
«Il 42enne, all’esito dell’acquisizione di gravi, univoci e concordanti elementi indiziari, è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di omicidio e, al termine delle formalità di rito condotte presso la caserma dei carabinieri di Spoleto, sarà associato alla sasa di reclusione del luogo».
I RILIEVI SUL POSTO – VIDEO
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