di S.F.
Una caduta che costa al Comune di Terni quasi 14 mila euro. Questa la cifra messa nera su bianco da palazzo Spada per chiudere la partita apertasi con una cittadina in seguito ad un sinistro del 10 settembre 2020 al cimitero comunale: c’è l’atto transattivo con conseguente riconoscimento del debito fuori bilancio.
La donna, difesa dall’avvocato Francesca Romana Fortunati, si è attivata in seguito a quanto accaduto quasi cinque anni fa: una rovinosa casuta dopo aver attinto acqua da una fontanella al cimitero. Sì, perché poi riportò lesioni al ginocchio destro a causa «della fatiscenza del chiusino in calcestruzzo adibito a copertura del pozzetto presente nell’immediata prossimità della fontanella che, anziché esser livellato col terreno, risultava esser dissestato». Un tombino in sostanza.
Causa avviata e sentenza del 5 dicembre 2024 a firma del giudice Francesca Panzarola. Esito? Comune condannato al pagamento di 12.302 euro – più interessi – a favore della cittadina. Poi il rimborso delle spese di lite (5.077 euro), il pagamento delle spese di Ctu e accessori di legge. Tuttavia le parti hanno deciso di muoversi con un accordo bonario e, in questo modo, chiudere la questione per una cifra di 13.823 euro. Con utilizzo dell’accantonamento a fondo rischi e contenzioso. La cittadina nella circostanza ne uscì con una frattura scomposta della rotula destra.
«L’attrice inciampava – si legge nella sentenza – nella fessurazione creatasi nel chiusino a causa delle crepe e lesioni esistenti, non visibile, né avvistabile, né prevedibile per la presenza di fogliame ed erba che ne ostruiva ed impediva la vista, e per l’omogeneità di colore tra il chiusino e la ghiaia, né altrimenti segnalata». Una caduta avvenuta a causa del «deficit di integrità strutturale e manutentiva del chiusino, generata dalla mancata doverosa sorveglianza e vigilanza sul bene oggetto di custodia da parte dell’amministrazione comunale». A vuoto la difesa dell’ente. Tempo di transazione che, per il Comune, sarà firmata dal dirigente agli affari istituzionali Cataldo Renato Bernocco.