Tragedia alle prime ore di sabato 5 aprile, intorno alle ore 3.30, in un’abitazione di via Montebello a Terni, fra il quartiere di San Giovanni e via XX Settembre. Un uomo di 75 anni ternano – Antonio Castagnetti, conosciuto da tanti come ‘Tonino’ – è stato trovato senza vita all’interno della propria abitazione, in seguito all’incendio che ha interessato l’appartamento, posto al terzo piano della palazzina al civico 14.
Secondo quanto appreso, le fiamme sarebbero partite dalla camera da letto, dove il 75enne stava riposando: resosi conto della situazione, l’uomo avrebbe cercato di avvicinarsi al portone di casa per aprirlo, ma non ce l’ha fatta ed è caduto a terra accanto all’ingresso, privo di sensi. Probabilmente è deceduto a causa del monossido e dei fumi inalati.
Sul posto si sono portati i vigili del fuoco, gli operatori del 118 e gli agenti della polizia di Stato, in particolare della squadra Volante e del Gabinetto di polizia Scientifica per gli accertamenti del caso. La salma del 75enne è stata messa a disposizione della procura della Repubblica di Terni, nella persona del pm Elena Neri, per gli eventuali esami medico legali che intenderà disporre. Nella giornata di sabato è avvenuto il trasferimento a Perugia, probabilmente per eseguire l’autopsia che chiarirà i motivi del decesso.
Al vaglio, le cause del rogo che, partito dalla camera – e rimasto sostanzialmente circoscritto a quello spazio – potrebbe aver avuto origine da un guasto elettrico. Ma saranno le indagini, in questo caso dei vigili del fuoco, a determinarlo con certezza. L’uomo, vedovo da poco tempo e che viveva da solo nell’appartamento di via Montebello, non fumava e l’incendio non sarebbe partito dal telefonino né dalla relativa batteria.
Il calore sprigionatosi dalle fiamme ha in parte divelto le finestre della stanza in cui queste si sono sviluppate, facendo cadere alcune parti sulla strada sottostante. Ma non è stato il fuoco a causare la morte del 75enne, che ha cercato di mettersi in salvo, purtroppo inutilmente.
Lo scorso Capodanno, a non più di trecento metri in linea d’aria dal luogo della tragedia avvenuta sabato, in un altro incendio in abitazione – in via XX Settembre, lato Cospea – avevano perso la vita il 59enne Mauro Broccucci e la madre 86enne Anna Laoreti. Anche in quel caso il monossido inalato, che aveva saturato l’abitazione, si era rivelato fatale per madre e figlio, i cui corpi senza vita erano stati trovati la mattinata del 1° gennaio.