di Mariachiara Manopulo
L’Italia potrebbe diventare il primo Paese a dotarsi di una legge specifica sull’obesità. Mercoledì la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura, con 155 voti favorevoli, una proposta di legge che riconosce ufficialmente l’obesità come una malattia e introduce misure concrete per la sua prevenzione e cura. Primo firmatario è il deputato di Forza Italia Roberto Pella, presidente dell’intergruppo parlamentare su obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili.
La legge prevede l’inserimento delle prestazioni per la cura dell’obesità nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), rendendole dunque a carico del Servizio sanitario nazionale, e interventi di prevenzione, trattamento e sensibilizzazione dei cittadini. Tra i punti centrali del testo c’è anche l’istituzione di un fondo specifico per la prevenzione e la cura dell’obesità, con una dotazione di un milione di euro annui per il triennio 2025-2027, a cui si aggiungono ulteriori risorse stanziate tramite emendamenti, per un totale che raggiunge 1,7 milioni di euro dal 2027.
Il disegno di legge prevede sei articoli:
- Art. 1: stabilisce le finalità generali della norma, come la tutela della salute e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti obesi.
- Art. 2: garantisce l’accesso alle cure attraverso i Lea.
- Art. 3: finanzia un programma nazionale per la prevenzione e cura dell’obesità, con fondi ripartiti tra le Regioni su decreto ministeriale.
- Art. 4: istituisce presso il Ministero della Salute un Osservatorio per lo studio dell’obesità.
- Art. 5: autorizza campagne di sensibilizzazione e informazione promosse dal Ministero.
- Art. 6: dettaglia le coperture finanziarie, che derivano dalla rimodulazione del Fondo previsto nella legge di Bilancio 2025.
Le misure previste dal programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità includono la promozione dell’allattamento al seno per prevenire l’obesità infantile, l’educazione alimentare nelle famiglie, il supporto all’inserimento delle persone obese nella vita scolastica e lavorativa, la promozione di attività sportive nelle scuole, l’informazione ai cittadini tramite media, farmacie e medici di base, la formazione del personale sanitario e una maggiore visibilità dei centri specializzati.
Secondo i dati dell’Intergruppo parlamentare su obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, in Italia il 12% degli adulti è obeso (circa 6 milioni di persone), a cui si aggiunge un ulteriore 40% in sovrappeso. Anche tra i bambini il fenomeno è preoccupante, con un’incidenza del 30%, in linea con la media europea. L’obesità rappresenta un problema rilevantissimo di salute pubblica e di spesa per il Servizio sanitario nazionale, anche in virtù delle sue complicanze, dal diabete ai tumori, alle malattie cardiovascolari. Il World Obesity Atlas prevede che l’impatto economico globale del sovrappeso e dell’obesità raggiungerà 4,32 trilioni di dollari all’anno entro il 2035, se le misure di prevenzione e cura non miglioreranno. Ora la proposta di legge passerà all’esame del Senato per il via libera definitivo.