di S.F.
Vicenda bar Sorriso a Terni, nuova puntata in Comune. Giovedì mattina a palazzo Spada altro ‘giro’ di audizioni per capire lo stato dell’arte a mesi di distanza – l’ultimo appuntamento pubblico c’era stato ad ottobre 2024 – dal precedente confronto: tutto in standby in attesa dell’udienza pubblica al Tar fissata per il 27 maggio 2025. Poi si vedrà.
LA VICENDA DEL BAR SORRISO: IL MAXI CONFRONTO DELL’OTTOBRE 2024

La storia è nota e parte – quantomeno l’ultima parte – dal 18 maggio del 2023, quando al Tar dell’Umbria è stato depositato il ricorso contro il provvedimento riguardante ‘l’avvio del procedimento finalizzato all’accertamento d’inottemperanza all’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi’. Il 20 giugno 2023 fu sancita la rinuncia al giudizio cautelare e ora si arriva, in teoria, al dunque. Il motivo della bagarre? In primis pedana e veranda, contestate dal condominio come già raccontato.

«C’è un ricorso al Tar e la vicenda è sub judice», le parole del dirigente all’urbanistica Claudio Bedini in merito alle demolizioni. Con lui il collega al governo del territorio Federico Nannurelli e il funzionario con elevata qualificazione Stefano Carloni: «Per l’esecuzione in danno c’è una concessione, non abbiamo stipulato il contratto ma c’è stata la consegna anticipata. Stiamo iniziano ad attivarci per gli adempimenti», il commento di Nannurelli. «Per eventuali interventi dobbiamo aspettare le risultanze del contenzioso in essere, ora l’esecuzione è sospesa».

Storia a sé per l’occupazione di suolo pubblico: «Il comando – ha continuato Nannurelli – della polizia Locale ha fatto il verbale di accertamento, prevede una sanzione pecuniaria ed una amministrativa con ripristino dello stato dei luoghi. Se non accade nulla, c’è l’intervento del prefetto con l’ingiunzione e poi, in seguito, il Comune fa l’esecuzione in danno». Movimenti in corso in tal senso. In aula anche il condomino Sergio Giardinieri e l’amministratore di condominio Matteo Poddi.

Poddi stesso ha preso la parola: «Ci siamo attivati con le segnalazioni e ciò che potevamo fare è stato fatto. Attendiamo l’udienza del 27 maggio al Tar sperando che ci siano risvolti positivi». In ogni caso ci sarebbe chiaramente l’opzione Consiglio di Stato con tempi ancora più lunghi. Nel corso della I commissione è stato ricordato inoltre che c’è stato il cambio di proprietà dell’immobile: «L’ordinanza è sempre valida e riguarda le opere abusive. Abbiamo fatto tutto il possibile». Poi un curioso scambio tra Bedini e il consigliere Federica Mengaroni di AP sul fatto di poter vendere un immobile – c’è stata una procedura fallimentare con tutto ciò che ne consegue – con problematiche del genere.
«C’era una procedura esecutiva riguardante la vecchia proprietà e al curatore fallimentare – ha aggiunto Poddi – le informazioni sono state date. Da quel che ho capito, l’iter fallimentare ha un iter e quello amministrativo un altro. E per la pedana il giudice fece una disposizione per la demolizione». Infine un ultimo aggiornamento sempre dall’amministratore del condominio: «Il nuovo proprietario è venuto in assemblea pochi giorni fa, la situazione è in standby». La sensazione è che la storia andrà avanti ancora per un bel po’. Gli avvocati interessati dl ricorso al Tar sono Massimiliano Foddai, Daniele Proietti (per il ricorrente), Paolo Gennari e Francesco Silvi (per il Comune di Terni).