Venerdì mattina un nutrito gruppo di lavoratori delle farmacie private, con tanto di camice bianco, cartelli e bandiere, hanno effettuato un presidio di protesta – organizzato dal sindacato Filcams Cgil di Perugia e Terni – di fronte alla sede di Federfarma Umbria, a Perugia. In particolare i lavoratori chiedono «un maggiore riconoscimento professionale e condizioni retributive più adeguate». Presenti anche i segretari generali della Filcams Cgil Perugia, Massimiliano Cofani, e della Filcams Cgil Terni, Rosita Petrucci.
«La mobilitazione – affermano i due sindacalisti – nasce in risposta alla proposta avanzata da Federfarma, durante le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, che prevede un aumento salariale di soli 120 euro lordi in tre anni. Proposta che noi riteniamo irricevibile e che non tiene conto della professionalità e dell’impegno quotidiano di migliaia di farmacisti che operano nel settore privato e che già oggi ricevono retribuzioni inadeguate. Rivendichiamo un rinnovo contrattuale che riconosca la dignità del lavoro e valorizzi la figura del farmacista, sia dal punto di vista economico che normativo».