di Francesca Torricelli
C’è chi si cambia nei bagni, chi lavora senza uniforme, chi aspetta da mesi una dotazione minima. Sono solo alcune tematiche emerse dal confronto tra sindacati e Comune di Terni sulle attuali condizioni operative della polizia Locale. A raccontare l’esito dell’incontro che si è svolto lunedì pomeriggio sono i dirigenti sindacali Csa dipartimento polizia Locale, che sottolineano la gravità delle condizioni in cui operano diversi agenti, in particolare quelli assunti più recentemente.
«Al personale entrato già ormai da alcuni mesi non è ancora stato assegnato il vestiario», spiegano i dirigenti sindacali. «In alcuni casi gli agenti sono stati costretti a indossare capi propri sotto il giubbino catarifrangente, anche nei giorni più freddi. Inoltre, non essendoci spazi adeguati per collocare altri armadietti, sono costretti a cambiarsi nei bagni del Comando o nella sala riunioni, accampandosi tra zaini e borse. Si tratta di una situazione che non può continuare».
Il tema delle condizioni logistiche è stato al centro dell’incontro con il sindaco di Terni, la comandante della polizia Locale, dirigenti comunali e rappresentanti sindacali che riferiscono che il sindaco ha riconosciuto la gravità delle criticità sollevate e si è detto pronto ad intervenire. «Il sindaco ha chiesto di avviare al più presto una procedura per individuare un’area e progettare una nuova sede del Comando. L’attuale struttura non è più gestibile, mancano spogliatoi, non c’è una camera di sicurezza. Oggi – continuano – per accompagnare una persona fermata si è costretti a passare in mezzo alla gente, all’interno di ambienti non protetti. È un problema anche dal punto di vista della sicurezza operativa».
Secondo quanto riferito dai sindacati, il primo cittadino ha fissato un nuovo appuntamento tra due settimane per valutare insieme le possibilità concrete per l’avvio del progetto. «C’è urgenza e il sindaco si è impegnato ad attivarsi con i dirigenti per dare una svolta».
Sul fronte delle dotazioni, però, le risposte sono state meno rassicuranti. «Dal Comando ci hanno riferito di aver avviato un inventario delle divise – spiegano i dirigenti Csa – ma i tempi si stanno allungando troppo. Ci sono risorse disponibili, ma il personale continua a lavorare senza una dotazione completa e adeguata. Alcuni agenti indossano divise di colleghi o acquistate di tasca propria. È un problema anche in termini di autorevolezza sul territorio, specialmente per i più giovani».
Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del servizio guardaboschi, che rischia di essere interrotto a causa della carenza di personale. «Oggi ci sono una o due persone ancora in servizio, ma prossime alla pensione. Il sindaco è stato molto chiaro con la comandante: servono almeno due o tre nuove figure da formare e inserire quanto prima, altrimenti il servizio rischia di non essere più garantito».
Il sindacato attende ora risposte operative nei prossimi quindici giorni. « Diamo atto al sindaco di aver preso a cuore alcune problematiche – concludono – ma servono azioni concrete e in tempi rapidi, per rispetto del personale e del ruolo che svolge ogni giorno sul territorio».
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