A Magione rivive la Congiura al Castello

Rivisitazione dell’episodio narrato nel Principe di Machiavelli: spettacolo immersivo nella location originale, degustando le pietanze dell’epoca

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Torna a Magione (dal 18 al 21 e dal 25 al 28 luglio) la ‘Congiura al Castello’, rievocazione di ciò che accadde al Castello dei Cavalieri di Malta di Magione nell’autunno del 1502: la congiura – narrata da Machiavelli nel ‘Principe’ – ordita ai danni del condottiero Cesare Borgia (detto il Valentino) da alcuni nobili che ne temevano lo strapotere, guidati dalla famiglia Orsini.

congiura al castello

La presentazione

La cena medievale Rievocazione che coinvolgerà gli spettatori in modo multisensoriale, secondo lo slogan «Rivivi, gusta e ammira»: non solo uno spettacolo da guardare, ma una vera e propria immersione nel Medioevo, che coinvolgerà anche il palato, con la cena d’epoca, strutturata seguendo il menù del banchetto offerto da Malatesta Baglioni, capitano generale della fanteria della Repubblica di Venezia, a Crema, il giorno 11 febbraio del 1526. «Non c’erano le ricette ma solo il menù – racconta Marino Marini di Archefood – per cui abbiamo analizzato i ricettari dell’epoca per risalire alla preparazione: di certo la cucina di quegli anni aveva prerogative diverse da quella a cui siamo abituati». Nella sala del Banchetto sarà possibile visitare la mostra delle opere di pittura digitale di Giorgio Lupattelli (alcune delle quali sono riproposte in questo articolo; ndr), ispirate proprio ai sanguinosi fatti narrati nella rappresentazione, dal titolo «L’altra congiura».

Spettacolo immersivo La rappresentazione itinerante, che condurrà il pubblico, al seguito degli attori, tra le stanze e i cortili dove si svolsero realmente le vicende narrate, è organizzata dal cral Domenico Cancelloni e portata in scena dagli attori della Compagnia teatrale magionese, con la regia di Giampiero Frondini e la direzione artistica di Giorgio Lupattelli. Alla presentazione – moderata, a Palazzo Donini, dal giornalista Riccardo Marioni – c’erano la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, quello di Magione Giacomo Chiodini, l’assessore alla cultura del Comune lacustre, lo storico Vanni Ruggeri, con Fabio Cancelloni del cral e, appunto, lo chef Marini.

La mostra

Forte legame col passato «Nella nostra regione, con circa sessanta manifestazioni storiche in 92 comuni, è molto forte la voglia e la tradizione di rievocare il passato – ha esordito la Porzi – il lavoro di intere comunità ruota intorno alle giornate di festa, per questo voglio ringraziare gli imprenditori locali che capiscono il valore di queste iniziative e le sostengono, perché i fondi a disposizione non sono mai abbastanza».

Da Magione a Perugia Dal canto suo, il sindaco Romizi – che ha lanciato la proposta di «un itinerario tra iniziative diverse che hanno lo stesso filo conduttore» – ha raccontato di aver assistito in passato alla ‘Congiura’ e ne ha parlato come di uno «spettacolo incredibile, sullo sfondo di una location che non ha pari». Grazie alle musiche, alle scenografie, ai costumi e alle danze, il pubblico sarà catapultato nel Cinquecento, con le sue atmosfere suggestive e i suoi intrighi di palazzo. Parlando un po’ della ‘Congiura’ di Magione e un po’ di Perugia 1416, il sindaco ha colto l’occasione per difendere lo spirito delle rievocazioni: «Non è vero che si tengono solo nei borghi, basti pensare al Calcio Fiorentino; per fare in modo che diventino attrattive in modo massiccio bisogna solo seminare bene».

Cultura del territorio «Riproponiamo anche quest’anno la manifestazione con l’intento di creare valore aggiunto per Magione – ha spiegato Fabio Cancelloni, presidente della Cancelloni Food Service – perché crediamo di poter attrarre turisti a vantaggio di tutta la comunità. Quest’anno il nostro territorio ha cominciato a volare abbiamo un patrimonio enogastronomico che fa muovere persone da tutto il mondo e abbiamo iniziato a richiamare grandi network internazionali. Tutto questo è cultura; del territorio e nel territorio».

congiura al castello

Rievocazione storica

Un salto indietro Per il sindaco Chiodini, l’evento «è in grado di portarci indietro nel tempo. Uno spettacolo unico nel suo genere che riesce ad affascinare turisti e coinvolgere i residenti anche grazie alla bellezza del castello, ai gustosi piatti rinascimentali studiati per l’occasione e alla straordinaria pièce teatrale della compagnia teatrale. Gli spettatori a Magione troveranno qualcosa di indimenticabile, con la possibilità di accedere a zone del castello che solo in questo momento si possono vedere».

La dieta di Magione La storia portata in scena al Castello dei Cavalieri di Malta, nota come la ‘dieta della Magione’, è stata illustrata dall’assessore Vanni Ruggeri, storico e ricercatore. «Nel 1502 cinque famiglie nobili provenienti da diverse aree dell’Italia centrale – ha spiegato – si diedero appuntamento a Magione per mettere insieme le proprie forze economiche e politiche contro il Valentino, che in quegli anni stava imperversando per trasformare i potentati del centro Italia in un possedimento personale della famiglia Borgia. Ma la congiura, probabilmente per una fuga di notizie, finì in un bagno di sangue e Cesare Borgia si vendicò in modo da decapitare quel focolaio di opposizione interna».

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