A Pian di Massiano è l’alba. Da dove riparte il Perugia?

Tempo di riflessione e addii dopo la retrocessione. C’è da costruire la squadra per il prossimo anno

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Che il Perugia si iscriva al prossimo campionato di serie C è l’unica certezza che si ha ora a Pian di Massiano. Fabrizio Castori ha finito il suo corso dopo la partita contro il Benevento, che ha sancito l’aritmetica retrocessione in Lega Pro e ha lasciato come strascico le indagini per illecito sportivo di cui devono ancora svolgersi le udienze. È arrivata solo lunedì 5 giugno l’ufficialità della risoluzione consensuale con il direttore sportivo Renzo Castagnini, in biancorosso solo nella finestra invernale di calciomercato e con molti limiti di manovra. Ad allontanarlo le voci da Vicenza con il Lanerossi che vorrebbe riformare la coppia con Silvio Baldini. Il direttore generale Attilio Matarazzo sarà l’ultimo a salutare visto che ha con il Grifo un contratto in scadenza il 30 giugno. Resteranno poi 17 giocatori e Massimiliano Santopadre, uomo solo al potere che, dopo l’ulteriore peggioramento del rapporto con la tifoseria, si chiede cosa sia giusto fare.

Perugia, Santopadre: «Lo ‘stracciarolo’ merita rispetto. Me ne vado ma ora servono 2 milioni»

Situazione societaria

Di offerte vere e proprie per l’acquisto del Perugia non sono ancora arrivate. Santopadre ha preso in considerazione l’invito del Comune a valutare tutte le opzioni per il miglior futuro possibile. Senza acquirenti, non c’è però trattativa e passaggio di mano. Così ha preso in seria considerazione quella ricapitalizzazione di 2 milioni necessaria per accompagnare al pagamento degli ultimi stipendi e l’iscrizione al prossimo campionato di serie C. Lo ha detto chiaramente in uno dei comunicati stampa pubblicati senza filtri dopo la retrocessione. La sua permanenza è solo uno dei possibili scenari ad oggi e non è neanche una possibilità così remota. Non è da escludersi però che una chiamata possa arrivare al signor Frankie Garage. Il nome del Perugia potrebbe circolare anche all’estero e qualcuno potrebbe farci un pensierino. Serve però sedersi al tavolo, guardarsi negli occhi e uscire dopo una stretta di mano. Santopadre altrimenti sarà pronto a una nuova battaglia: la risalita in B.

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