«L’amministrazione Montani, a sei mesi dall’insediamento, non ha predisposto ancora alcuna condizione per organizzare la ripresa delle sedute del consiglio e le dirette streaming». Così in una nota i consiglieri comunali di minoranza di Acquasparta (Terni). Che aggiungono: «Avevamo presentato una mozione, ci eravamo resi disponibili a collaborare per realizzare le dirette e avevamo anche elaborato e consegnato una bozza di regolamento. Nulla da fare, anzi, da parte della giunta c’è stata una vera e propria presa in giro, attraverso il respingimento della mozione presentata dall’opposizione, prima, e successivamente con la delibera in consiglio del regolamento delle sedute convocate online o in modalità mista, che nulla ha che vedere con la trasmissione in diretta o tramite videoregistrazioni delle sedute di consiglio. Si presume – osservano i consiglieri di minoranza – abbiano riadattato un vecchio regolamento dell’era Covid, che di fatto non crea le condizioni per soddisfare quelle che erano le richieste mosse dai cittadini attraverso di noi».
«Giochi e mosse tattiche per continuare a negare l’informazione – aggiungono i consiglieri – e la possibilità di partecipare alla cittadinanza. Non ci stupiamo: è il loro stile, ‘se la cantano e se la suonano’ come direbbe qualcuno, la gestione della cosa pubblica è un affare privato da gestire in pochi. L’idea che sia l’intero consiglio ad amministrare non appartiene alla loro cultura politica. La dimostrazione di ciò sta anche nelle piccole cose, che però hanno un loro peso: ad esempio, non far sapere né tantomeno invitare la minoranza ad eventi istituzionali è un loro classico. E ci si ritrova così il prefetto a palazzo Cesi senza nessun annuncio, si inaugurano attività e si intitolano strade fra pochi intimi».