di Veronica Quadraccia
Il direttore regionale dell’Inps Umbria ha dato parere favorevole alla riapertura dell’agenzia territoriale di Amelia (Terni): ora l’argomento verrà discusso nella seduta del comitato regionale Inps del prossimo 6 ottobre e poi spetterà al Cda dell’Istituto di previdenza il compito di esprimersi definitivamente sulla decisione.
«L’agenzia di Amelia – ricorda Inps Umbria – fu trasformata in Punto Inps nel 2018, con apertura al pubblico due giorni a settimana per fornire alla cittadinanza alcuni servizi di informazione e consulenza. Ora quella decisione potrebbe essere rivista, in una logica di maggiore qualità del servizio e prossimità all’utenza». Secondo il Regolamento di organizzazione dell’Inps, a determinare l’apertura o chiusura di un’agenzia territoriale è il Cda dell’Istituto, su proposta del direttore generale. «La direzione regionale dell’Umbria farà tutto ciò che è in suo potere per appoggiare la proposta di riapertura, venendo così incontro alle esigenze più volte rappresentate dal territorio amerino».
Parla il sindacato
A commentare la notizia – non senza polemica – è il sindacato Confsal-Unsal Inps di Terni, attraverso il segretario provinciale Rosarita Morbidoni: «Parlare della riapertura dell’agenzia di Amelia, alla vigilia della chiusura della campagna elettorale, può apparire all’opinione pubblica strumentale e propagandistico. Ricordiamo che sin dalla trasformazione delle agenzie di Narni e Amelia, era il 2018, avevamo considerato tale scelta inopportuna e intempestiva, perchè avvenuta senza preventivo confronto e mancanza assoluta d’informativa alla cittadinanza. La disponibilità espressa dal direttore regionale Inps alla ‘presunta’ riapertura dell’agenzia territoriale di Amelia ci rallegra, perchè è stata una nostra rivendicazione a fronte della superficialità e della disattenzione di istituzioni e forze politiche sull’argomento. Restituire dignità ai cittadini dell’area narnese-amerina – conclude la segretaria del sindacato Confsal-Unsa – e dare speranza ai giovani per un maggiore sviluppo del territorio: diritti oltre che doveri».