Alberi monumentali: ben 38 a Terni. A Villa Centurini il più alto

Aggiornato l’elenco dai carabinieri forestali: a Spoleto un faggio di 735 centimetri di diametro

Condividi questo articolo su

Aggiornato, grazie al lavoro dei carabinieri forestali, l’elenco nazionale degli alberi monumentali, arrivato a contare 174 alberi in territorio umbro, di cui 121 nel perugino e 53 nel ternano. Proprio Terni è il comune che annovera il maggior numero di alberi (38) seguita da Spoleto (37) e Perugia (29).

I record

A San Pietro in Monte, nello spoletino, si trova il faggio con il maggior diametro (735 centimetri) mentre nel ternano, presso Villa Centurini, si trova l’albero più alto, un pioppo nero della misura di 33,50 metri. L’albero più longevo è l’olivo di Sant’Emiliano con i suoi 1700 anni di età, nel territorio del comune di Trevi, la cui storia si lega al santo vissuto nel 300 dC. L’olivo di Sant’Emiliano è al quarto posto degli alberi più longevi d’Italia, ma ha la particolarità di essere quello situato più a nord e di aver passato indenne le numerose gelate invernali.

Tanti in città

L’architettura vegetale migliore la registrano due querce di età stimata superiore ai 200 anni, che si trovano a Valbiancara (Perugia), con circonferenza di 634 centimetri, e Nottoria (Perugia), con circonferenza di 535 centimetri. Circa la metà degli alberi si trova in ambiente urbano, segno come anche all’interno delle città si trovano alberi di grandi interesse. Con cadenza annuale viene aggiornato l’elenco con l’aggiunta o la sottrazione degli alberi rilevati sul territorio nazionale di interesse. Nell’elenco del 2021 si è rilevato un decremento di tre alberi rispetto all’elenco dell’anno precedente. Tra questi si è registrata la caduta di un pino domestico secolare a seguito di un forte temporale nella zona di San Feliciano (Magione), nel 2020.

La storia del censimento

Il primo censimento degli alberi monumentali italiani risale al 1982, da parte dell’allora Corpo forestale dello Stato. Dal 2014, con decreto, è stato istituito per legge l’elenco nazionale e quindi investito ufficialmente il Corpo forestale dello Stato, oggi carabinieri forestali. La tenuta e la pubblicazione dell’elenco è a carico del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. I criteri per l’inserimento degli alberi nell’elenco vanno dalle dimensioni all’età, dal valore storico culturale religioso a quello paesaggistico, dall’architettura vegetale alla rarità botanica.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli