Un verbale per illecito amministrativo di 20 mila euro. Questo il risultato dell’ultimo servizio dei carabinieri forestali della stazione di Campello sul Clitunno in merito agli alberi appartenenti alle specie tutelate: focus in particolar modo sugli interventi di potatura eseguiti nel periodo tra ottobre e marzo.
Il problema capitozzatura
I militari hanno rinvenuto 100 esemplari di specie – leccio, bagolaro, tiglio e roverella – compromessi sia dal punto di vista estetico e funzionale a causa del taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. « Tale tecnica – sottolineano i carabinieri forestali – di potatura nota sotto il nome della ‘capitozzatura’ rimane tutt’ora una pratica comune nonostante da decine di anni è provato scientificamente quali siano i suoi effetti nocivi». Ciò indebolisce gli alberi perché rimuove la quasi totalità delle foglie e ne causa nel medio-lungo termine il decadimento, nonché l’aumento di pericolosità in termini di stabilità .
Il consiglio
Con l’occasione i carabinieri forestali danno alcune indicazioni: «Rivolgersi ad operatori professionalmente preparati che operino nel rispetto della legge regionale 28 del 2001; i effettuino potature solo quando emergono effettive necessità o si vogliano evitare rischi e pericoli; si effettuino potature ordinarie al fine di evitare interventi su piante adulte con potature straordinarie troppo invasive». In tal senso è possibile rivolgersi all’Afor, l’Agenzia forestale regionale.