Alcantara, l’azienda fa marcia indietro: niente tagli al personale

Confermati tutti gli 87 contratti in scadenza, 64 saranno trasformati in indeterminato. Sindacati ritirano stato d’agitazione

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Risultato importante per le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl chimici, che lunedì mattina hanno incontrato il management dell’Alcantara dopo l’annuncio da parte dell’azienda, nei giorni scorsi, del mancato rinnovo – nonostante l’aumento produttivo – di 18 contratti a tempo determinato su 87 in scadenza il 31 marzo. Alcantara è infatti tornata sui suoi passi e ha deciso che non ci sarà alcun taglio all’organico. Sindacati e rsu hanno così deciso di ritirare lo stato di agitazione proclamato la scorsa settimana, congelando il blocco degli straordinari.

Alcantara, tagliati 18 lavoratori: rsu proclamano lo stato di agitazione

I dettagli

Nello specifico nel corso dell’incontro – che si è svolto nella sede ternana di Confindustria – l’azienda ha spiegato che 64 dei lavoratori (in organico da più di 24 mesi) verranno stabilizzati con contratto a tempo indeterminato. Per gli altri 23, grazie all’accordo di secondo livello stipulato lunedì, verrà prorogato il contratto fino ad una durata massima di 24 mesi. Una condizione, quella della conferma di tutti i contratti in scadenza, che era ritenuta imprescindibile dai rappresentanti dei lavoratori per far fronte all’aumento dei carichi di lavoro e garantire gli standard di sicurezza dello stabilimento, soprattutto alla luce dell’incremento dei volumi. Nei prossimi giorni rsu e azienda – che non ha abbandonato l’idea di rendere più efficienti gli impianti – torneranno ad incontrarsi per discutere più nel dettaglio dell’organizzazione del lavoro e sulle problematiche emerse nel corso delle assemblee dei lavoratori. Intanto, però, anche all’Alcantara, come in tante altre aziende italiane, pesa il periodo storico difficile dovuto in particolare alla crisi ucraina, che continua a far aumentare i costi energetici e delle materie prime. Non sono per questo esclusi fermi produttivi. «Pur consapevoli del momento storico difficile che stiamo attraversando – commentano in una nota Filctem, Femca, Uiltec e Ugl chimici -, siamo fin da subito pronti al confronto, che deve essere chiaro, trasparente, ma che non potrà mai mettere in discussione la sicurezza dei lavoratori e la qualità del prodotto».

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