Alcantara, rischiano 30 lavoratori a termine

Narni, verso il mancato rinnovo dei contratti a causa della crisi del mercato dell’auto. Sindacati in allerta

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Il mercato dell’auto attraversa una fase delicata e così anche le industrie dell’indotto ne risentono. Tra queste anche l’Alcantara di Nera Montoro, un fiore all’occhiello nella chimica umbra, che negli ultimi anni ha abituato a notizie sempre positive. Ora, però, una trentina di dipendenti a contratto a tempo determinato sono a rischio di mancato rinnovo.

La situazione

In passato la percentuale di trasformazione dei contratti a tempo determinato in indeterminato – stando a fonti sindacali – ha superato il 95%, ma dal mese di ottobre ai primi mesi del 2020, verosimilmente, parte degli oltre 100 lavoratori a termine non verranno confermati. La comunicazione l’ha fatta l’azienda alle organizzazioni sindacali, motivandola appunto con il rallentamento del mercato dell’automotive. Il numero preciso di lavoratori interessati sarà valutato mese per mese in base alle esigenze e all’andamento del mercato stesso. Intanto i sindacati – nei giorni scorsi in fabbrica si è anche tenuta un’assemblea delle rsu – monitorano la situazione, come spiega Fabrizio Framarini, segretario della Femca Cisl Terni. «Monitoreremo il trend, l’azienda si è impegnata a riconvocarci per fornirci informazioni via via più precise. Ci auguriamo che questa fase sia quanto più breve possibile». I vertici di Alcantara hanno comunque confermato il piano di investimenti quinquennale – da 300 milioni di euro complessivi – annunciato nel 2017, con una forza lavoro che nel 2023 dovrebbe raggiungere le 800 unità. L’azienda nel 2018 ha fatturato 197 milioni di euro e – stando a quanto riportato nei giorni scorsi dal Sole24Ore – prevede di chiudere il 2019 a oltre 200 milioni, con un Ebitda di oltre 60 milioni.

Il gruppo consigliare ‘Tutti per Narni’

«Siamo veramente preoccupati, per quanto riguarda voci sempre più insistenti, di numerosi contratti a termine (si parla circa una sessantina di addetti) che a scadenza non sarebbero riconfermati all’Alcantara di Narni», si legge in una nota del gruppo consigliare ‘Tutti per Narni’. «Chiediamo in primis se tali notizie sono solo voci, oppure come sembra corrispondano a verità. In una situazione di grande crisi, è un fulmine a ciel sereno se anche da un’azienda solida come l’Alcantara, dove sono in atto oltretutto investimenti davvero cospicui, si prospettano riduzioni di personale così consistenti. Chiediamo delle risposte immediate da parte aziendale, per quanto riguarda le motivazioni di quanto sopra, soprattutto da cosa sono determinate, se da fatti contingenti e transitori, da contrazioni di mercato, problemi produttivi o cos’altro». Al sindaco e all’amministrazione chiedono «che si faccia promotore di un incontro con i vertici della multinazionale, aperto a tutti gruppi consigliari per esser informati quanto prima. Purtroppo anche da un’altra azienda del territorio non giungono notizie rassicuranti, cioè la GoSource di Narni Scalo, dove a quanto sembra problemi di mercato stanno facendo marciare gli impianti al minimo, e si prospetta una lunga fermata per il periodo natalizio del tutto imprevista. Ditte appaltatrici di servizi a quanto si apprende, hanno ridotto sensibilmente i propri organici. Anche in questo caso chiediamo un incontro quanto prima, per cercare di fare chiarezza su quelle che sono e saranno le prospettive a medio e lungo termine, sia a livello produttivo sia lavorativo, se si tratta di fatti transitori oppure strutturali. Secondo noi nulla va lasciato al caso in un periodo così difficile per l’economia non solo a livello nazionale, ma soprattutto in quella locale, dove tutto viaggia sempre di più lungo i binari dell’approssimazione più assoluta».

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