Amelia, la sicurezza stradale entra nelle scuole

Al via il progetto Adamo: il dolore di tante famiglie si trasforma in forza positiva

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Come trasformare il dolore di un evento grave, a volte luttuoso, in forza positiva. Questo è il messaggio che arriva dal progetto di sicurezza stradale ‘Adamo’, presentato martedì 4 febbraio presso il comune di Amelia. L’idea è quella di formare le giovani generazioni ad un uso consapevole dei mezzi, della strada ed anche all’importanza di un corretto stile di vita. Per sé e per gli altri.

Protagonisti Il progetto Adamo nasce dalla volontà dei familiari e degli amici di Marco Angeluzzi – giovane rimasto ucciso in seguito ad un incidente stradale – e di Giulia Piastrella, donna e madre che ha vissuto direttamente le conseguenze del grave incidente in cui sono rimasti feriti il marito e i figli.

Il team Accanto a loro, Marcello Fiaschini (presidente dell’associazione familiari e vittime della strada), la Polizia stradale di Terni e la sua dirigente Katia Grenga, l’Aci di Terni e il suo direttore Raffaele Ferriello, l’ufficio scolastico regionale rappresentato da Mauro Esposito, l’istituto scolastico omnicomprensivo di Amelia con la dirigente Graziella Cacafave, il comune di Amelia nella persona del sindaco Riccardo Maraga e l’Avis di Amelia del presidente Mirco Piciucchi.

Il progetto si articola in percorsi formativi che verranno realizzati con i ragazzi della scuola secondaria di 1° e 2° grado, attraverso nozioni tecniche di guida sicura, oltre a far capire l’importanza di tenere un comportamento corretto quando si è sulla strada. Concetti che troveranno spazio anche negli elaborati che gli stessi studenti prepareranno in vista della giornata conclusiva del progetto (sabato 11 aprile) e dell’incontro formativo del 18 aprile, presso l’istituto omnicomprensivo di Amelia.

Collaborazione Il progetto si avvale anche della preziosa collaborazione di due autoscuole amerine – Biancafarina e Galileo – che offriranno lezioni teoriche gratuite, indirizzate al conseguimento del patentino per la guida di ciclomotori.

Il messaggio Alla presentazione del progetto è intervenuto anche l’avvocato Gianmarco Cesari, legale dell’associazione familiari e vittime della strada, che ha sottolineato come uno dei problemi sia proprio la «conoscenza superficiale del codice della strada, spesso farraginoso» e l’esigenza di «promuovere una cultura e una consapevolezza delle regole, a partire dai più giovani».

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