Amelia, si dimette l’assessore Galli

Post su facebook contro i siriani, l’esponente della Lega Nord lascia: «Ho sbagliato e messo in imbarazzo la giunta». Le deleghe alla Pernazza

Condividi questo articolo su

Massimiliano Galli

Massimiliano Galli (Lega Nord) è un ex assessore del Comune di Amelia. Giovedì, con una lettera, sono infatte arrivate le dimissioni del titolare delle deleghe legate a commercio, sport, artigianato e agricoltura in seguito a una riunione di giunta: «Ho sbagliato e ho creato imbarazzo alla giunta, chiedo scusa». A causare l’accaduto un post contro i musulmani in riferimento alla guerra in Siria: «In Siria – aveva riportato mercoledì ‘Vivere Amelia’ – c’è in atto da più di 12 anni una guerra civile tra musul….la differenza la fa il fatto di essere uno sciita o un sunnita. Secondo il mio pensiero si dovrebbero ammazzare tutti fino all’ultimo individuo siriano». Deleghe al sindaco Laura Pernazza.

La lettera Galli, che resta comunque in carica da consigliere comunale, argomenta la sua decisione: «Ho sbagliato. Punto. E di certo non saranno le righe seguenti ad attutire il mio errore. Di uomo ancor prima che di amministratore pubblico. Di certo non affronterò più argomenti complessi utilizzando sintesi superficiali ed espressioni colorite. Sì, anche se si trattasse di una conversazione privata, come in questo caso doveva essere. Ci sono temi che, nonostante muovino le passioni e scaldino gli animi, per poterne parlare a ragion veduta, devono essere fatti decantare un poco. Cosa che evidentemente questa volta non ho fatto. A dirla tutta sono due le cose che mi danno più dolore: aver creato anche un minimo di imbarazzo alla mia giunta e, va da sé, al mio sindaco e l’immagine distorta del sottoscritto che quel maledetto post rischia di generare. E allora, forte delle mie debolezze, che riconosco e con le quali tento di combattere, voglio dirlo chiaro: lungi da me l’idea di discriminare le persone in base ai connotati religiosi o di altra natura. Non posso, non potrei. Altrimenti come avrei potuto accettare le deleghe che mi sono state affidate. In primo luogo lo sport».

Laura Pernazza

«Più di un commento penoso» Galli prosegue affermando che «nella mia veste di assessore ho avuto la possibilità di organizzare lo scorso maggio una giornata dedicata alle attività sportive dove, ad essere impegnati, erano prevalentemente i bambini che vivono nel nostro comune ed altri ragazzi provenienti da fuori. Ebbene, a distanza di tempo nella mia memoria é indelebile il ricordo di quei giovani sorrisi, di quella voglia di stare insieme, di superare i propri limiti. Perché lo sport è un eccezionale veicolo sociale di aggregazione. Quando ho accettato l’incarico ne ero ben cosciente e proprio per questo ho desiderato avere questo ruolo. Di certo non l’avrei fatto se veramente avessi delle persone di religione islamica quel giudizio. Per porre l’accento sull’assurdità di un’ennesima guerra civile – dopo le tante e inutili che la storia ha portato con sé – ho tramutato la mia rabbia in un’offesa e la mia stizza in qualcosa da censurare. E allora rimetto le mie deleghe da assessore pur rimanendo impegnato nell’attività di consigliere comunale dando il mio più valido supporto a questa amministrazione comunale volendo così riscattare l’immagine distorta che il commento ha provocato dimostrando che Massimiliano Galli è molto più di un commento penoso».

Il sindaco Conciso e breve il commento di Laura Pernazza: «Il sindaco e l’amministrazione comunale, prendono le distanze dal commento dell’assessore Galli perché ‘la pace, il rispetto e l’uguaglianza dei popoli e delle religioni rappresentano valori fondamentali su cui si basa la nostra azione politica». Per il momento, annuncia, il sindaco, sarà proprio lei a prendere in carica le deleghe lasciate da Galli.

Emanuele Fiorini

Fiorini «Massimiliano Galli – il commento del capogruppo Lega Nord Umbria – ha sbagliato e ha capito di aver sbagliato. Quello che ha scritto nel suo post é grave, ma le sue parole di scusa e la consegna delle sue deleghe da assessore dicono tutto sulla sua persona. Per questo il suo comportamento dovrebbe essere da esempio in un contesto dove chi é indagato o ha scontato gli arresti domiciliari é ancora al suo posto».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli