Andamento, vaccini, varianti e scuole: il punto in Umbria

Conferenza stampa settimanale della Regione per analizzare i dati e le prospettive dell’emergenza pandemica: «Entro il 20 maggio concludiamo le prime dosi alla fascia 70-79»

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«La situazione dell’epidemia si sta stabilizzando. Con le vaccinazioni stiamo avendo delle soddisfazioni, da quasi ultimi siamo diventati costantemente i primi: c’è una certa efficienza del sistema e vorremmo organizzare due ‘Vaccine day’ per il 9 e 16 maggio, anticipando la conclusione della somministrazione della prima dose ai cittadini vulnerabili». Così l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, nel consueto punto settimanale – giovedì mattina – sull’emergenza Covid in Umbria. Proprio giovedì si è ufficialmente insediato il nuovo direttore regionale della sanità, Massimo Braganti: «Da oggi sono a ‘pieno regime’ e farò il possibile per continuare a garantire la qualità dei servizi».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il quadro epidemiologico

Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale ha spiegato che «la curva epidemica sta scendendo ma da qualche giorno in maniera molto lenta, si è quasi fermata. Ciò anche in ragione della forte presenza di varianti in Umbria. L’indice RT umbro è pari a 0,98 (quello italiano è 0,90, ndR). Circa l’incidenza (casi ogni 100 mila abitanti, ndR) in Umbria è pari a 78,26, in provincia di Perugia è 78,40 mentre in quella di Terni è pari a 77,87. C’è stata una piccola ripresa di casi nella provincia di Terni ma statisticamente non la riteniamo significativa. Circa i distretti sanitari, tutti sono abbondantemente sotto l’incidenza 200, compresi Alto Chiascio ed Alto Tevere che sono in discesa. L’unico comune umbro sopra i 5 mila abitanti con incidenza oltre quota 200 è attualmente quello di Montefalco. Non dobbiamo comunque abbassare la guardia, specie sull’evoluzione dei dati nei prossimi giorni in ragione delle riaperture che potrebbero essere seguite da un generale incremento».

TUTTI I DATI SUI VACCINI

«Incidenza maggiore fra i giovani»

La collega Carla Bietta ha spiegato invece che «l’epidemia sta scendendo e ora dobbiamo guardare con ancora più attenzione alle fasce di età, per valutare sia gli effetti della vaccinazione che delle riaperture. Le fasce di età più giovani, oggi, sono tutte un po’ sopra il dato medio regionale, l’unica inferiore è la popolazione fra 0 e 2 anni. I 19-24enni, ed anche i 25-44 anni, restano ad un livello oltre la media, mentre le fasce anziane sono al di sotto. Circa i ricoveri, prosegue la discesa di quelli ordinari mentre si è un po’ arrestato il calo dell’occupazione delle terapie intensive. Lo stesso vale per i decessi che sono stabili, pur con numeri relativamente piccoli. Per il ministero della salute, l’Umbria è fra le ultime regioni italiane per tasso di letalità (2,5%) contro regioni che registrano anche percentuali superiori al 4% (si tratta della quota di deceduti rispetto al totale dei contagiati, ndR)».

Covid più ‘debole’ con le alte temperature

«In questa fase – ha aggiunto la dottoressa Bietta – è giusto tenere conto anche delle temperature esterne e osserviamo che, con l’incremento di quest’ultime, tendono a ridursi i casi di Covid nella popolazione. Perché gli incontri fra persone avvengono di più all’aperto e perché con le alte temperature, il virus è meno vitale». «Anche l’umidità dell’aria può incidere su aerosol e droplet – ha aggiunto il dottor Cristofori – e quindi, se alta, favorire la diffusione del virus».

«Entro il 20 maggio completiamo la prima dose ai 70-79»

Sulla campagna vaccinale, il commissario regionale Covid Massimo D’Angelo ha spiegato che «c’è una grande efficienza umbra nell’intervento vaccinale, anche se non è ancora possibile procedere ad una programmazione a lungo termine. Ad oggi abbiamo somministrato l’88,70% delle dosi disponibili: stiamo garantendo le massime performance possibili. Valutando l’andamento in Umbria, al 29 di aprile abbiamo somministrato 295.500 dosi, 210.874 sono i soggetti vaccinati con prima dose e 84.638 quelli che hanno completato il ciclo vaccinale. Circa gli ultra 80enni, grazie anche al ‘Vaccine day’ del 25 aprile, abbiamo raggiunto oltre l’85% di copertura con prima dose. Stiamo continuando con gli ultra 80enni che si trovino in aree più isolate, anche grazie ai team vaccinali dell’Esercito Italiano. Circa la fascia 70-79 anni, abbiamo somministrato 32.809 prime dosi mentre in 136 hanno completato il ciclo vaccinale. Il 5 maggio arriveremo a consegnare ai medici di medicina generale circa 28 mila dosi fra AstraZeneca e Moderna: ciò ci consentirà con buona certezza di completare entro il 15/20 maggio la somministrazione della prima dose alla categoria 70-79 anni. I ‘Vaccine day’ citati dall’assessore Coletto in premessa, saranno mirati a circa 10 mila ‘vulnerabili’ che si erano prenotati per giugno: anticiperemo con dosi di vaccino Pfizer già disponibili».

Circa 70 mila fra caregiver e familiari: tempi incerti

Circa i caregiver e familiari conviventi di persone disabili, la stima della Regione è che la popolazione da vaccinare – che ha visto riaprirsi mercoledì le porte delle prenotazioni – sia intorno alle 70 mila unità. Incertezza però sui tempi: dipenderà, al solito, dalle dosi rese disponibili.

Le consegne

Circa l’arrivo di vaccini, ha spiegato sempre D’Angelo, «abbiamo avuto la conferma, a livello nazionale, della disponibilità a consegnarci un numero di dosi tale da poter effettuare circa 8.500 vaccinazioni al giorno. Al momento le consegne non sono in linea con tale obiettivo che ci è stato dato e che, in realtà, abbiamo già dimostrato di poter raggiungere. Ma con le disponibilità adeguate, quelle promesse, non avremmo alcun problema».

Positivi dopo il vaccino

«Alla data del 28 aprile – ha poi spiegato il commissario regionale – sono 652 i soggetti che si sono positivizzati al Covid dopo la prima dose (+55 rispetto a una settimana fa) e 256 dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino (+14). Per quanto attiene i contagi nelle strutture residenziali e semiresidenziali, al 28 aprile abbiamo 23 positivi (-1 rispetto alla settimana precedente): gli ospiti attualmente positivi sono 21 (invariato) e gli operatori sono 2 (-2). Sono guariti 877 ospiti (+1) e 594 operatori (+2). I contagi fra gli operatori sanitari sono leggermente aumentati: al 28 aprile sono 144 (+4, fra cui 1 medico convenzionato). Nelle carceri, al 26 aprile non risultano detenuti, agenti di polizia penitenziaria o altri operatori positivi».

Variante indiana

Sulla variante indiana del Covid, «è vero che non ci sono voli diretti fra Umbria e India – ha affermato Massimo D’Angelo – ma dobbiamo mantenere un’alta sorveglianza anche sui voli provenienti da altri aeroporti italiani. Poi stiamo facendo una valutazione sulle comunità indiane per capire se ci sono persone recentemente rientrate dal proprio paese di origine».

Virus e scuole: 70% di presenza verso la revisione?

A seguito degli incrementi dei contagi registrati fra i giovani e nelle scuole, «la percentuale del 70% di presenza nelle superiori – ha detto il commissario Covid per l’Umbria – è sottoposta a costante valutazione. Sulle scuole c’è un protocollo specifico e solo dopo aver sentito il Cts, potremo esprimerci sul punto. Prima di tutto viene il monitoraggio».

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