Arma Terni, 110 mila chiamate in tempo di Covid: tante curiose

Un compito difficile gestione con professionalità quotidiana. E ogni tanto ci scappa il sorriso: «Posso andare a Narni a comprare le crocchette per il cane? Sà, lui mangia solo quella marca»

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dei Carabinieri
Comando provinciale di Terni

Spesso quando si parla dei carabinieri si pensa sempre ai aarabinieri che sono tra la gente, sulle loro ‘gazzelle’ piuttosto che a piedi di pattuglia in centro città o nel piccolo borgo, ma dietro di loro ce ne sono altri in ascolto della gente che spesso anche noi carabinieri, quando parliamo del nostro lavoro, sottacciamo di raccontare l’impegno di quei carabinieri che per primi affrontano l’emergenza, di qualunque tipo si tratti, e che per primi decidono come gestire quell’emergenza.

Questi carabinieri, che operano nelle centrali operative sparse capillarmente su tutto il territorio nazionale, sono la ‘voce’ del comandante e quando inviano una ‘gazzella’ in servizio di controllo del territorio su un intervento impartiscono dei veri e propri ordini, non discutibili. Il personale che vi lavora deve essere quindi qualificato per tale importantissimo compito, deve essere sempre attento, aggiornato, avere qualità di leader ma anche conoscere nozioni di psicologia per entrare immediatamente in empatia con il proprio interlocutore.

Tutto ciò è stato maggiormente vero in questo particolare periodo, che stiamo ancora vivendo, di emergenza sanitaria. Un dato meramente statistico ci permette di comprendere più a fondo l’importanza dell’argomento, in questo periodo, tra la prima e la seconda ondata, la sola centrale operativa di Terni (senza ricomprendere quindi le chiamate giunte alle centrali operative dei carabinieri di Orvieto o di Amelia, e neanche quindi quelle giunte presso ogni singolo comando stazione della provincia) ha ricevuto ed ha dovuto ‘gestire’ circa 110 mila chiamate, la gran parte delle quali per avere informazioni sulla pandemia. La compostezza e la professionalità imposte dall’uniforme e dall’impegno sono state, tuttavia, a volte allietate da alcune richieste che definiremo ‘particolari’ ma che meritano di essere citate per curiosità. Per esempio:

  • «112 Terni buongiorno, dica» … «buongiorno, posso fare attività motoria anche se sono anziano?» … «Certo signore» … «Bene, e se mentre cammino raccolgo due sparagi mica mi farete la multa?»
  • «112 Terni buongiorno, dica» … «buongiorno, posso andare in un altro comune, cioè io sono di Narni, posso andare a Terni per comprare le crocchette al cane? … sà, lui mangia solo quella marca!»
  • «112 Terni buongiorno, dica» … «buongiorno, sono tre mesi che non vedo la mia fidanzata, posso andare a Roma a casa sua? …non rientra tra le necessità fisiologiche di una persona … giacere?»
  • «112 Terni buongiorno, dica» … «buongiorno, posso recarmi a Napoli presso il cimitero per andare a trovare mio marito? … sa sono due mesi che non lo faccio … non vorrei che mio marito pensasse male…!»
  • «112 Terni buongiorno, dica» … «buongiorno, mi posso recare a Piediluco per svuotare la mia barca?» … «mi scusi, ma sono due mesi che non piove, dove è l’emergenza?» … «e se poi piove e dopo mi affonda la barca?».

Molti altri esempi potrebbero essere riportati, ma è bene ricordare che questi momenti non fanno mai perdere di vista quello che è l’obiettivo principale del carabiniere operatore di centrale operativa, ossia fornire nel tempo più rapido possibile la migliore assistenza al cittadino che telefona sul numero di pronto intervento 112.

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