«Associazioni fondamentali, ora supportiamole»

Terni: il consigliere comunale Gentiletti (Senso civico) chiede all’amministrazione comunale di mettere in campo azioni concrete

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di Alessandro Gentiletti
Consigliere comunale Terni – ‘Senso civico’

Sul territorio comunale operano diverse associazioni di promozione sociale, culturale e di volontariato che rappresentano una risorsa insostituibile anche per il terzo settore. Oltre a realizzare la sussidiarietà orizzontale, esse hanno garantito e garantiscono servizi essenziali ai cittadini, soprattutto in questi giorni emergenziali. Il loro supporto alle fasce più deboli è fondamentale. ‘Spesa sospesa’, ‘spesa porta a porta’ e molte altre attività sarebbero state irrealizzabili senza l’apporto delle tante associazioni del territorio.

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Il perdurare di questa situazione di emergenza rischia di compromettere in modo irreversibile l’esistenza delle predette associazioni, soprattutto per i costi che si trovano ad affrontare (anche quelli legati alla sanificazioni dei locali e la sicurezza dei volontari) in un contesto in cui è loro preclusa la possibilità di svolgere ogni attività di autofinanziamento e i finanziamenti pubblici sempre più assenti. Occorre mettere subito in campo un piano di manutenzione e valorizzazione: provvedimenti e risorse a sostegno dell’associazionismo di promozione sociale e culturale e di tutto il terzo settore, come si sta facendo per altri soggetti di tipo economico.

L’apertura alla cassa integrazione in deroga anche al terzo settore con il decreto ‘Cura Italia’ è stata una novità importante, ma non basta. Oltre il Governo e le Regioni anche i Comuni possono intervenire con azioni concrete. Per questo ho presentato oggi un atto di indirizzo con il quale si chiede al sindaco e alla giunta di: 1) convocare un tavolo con tutte le associazioni di volontariato, di promozione sociale, culturale e che operano nel terzo settore; 2) di stanziare un bonus a favore di tutte le associazioni che operano sul territorio, per poter pagare bollette ed utenze, attraverso un avviso pubblico; 3) di sospendere gli affitti per le strutture comunali che dette associazioni di volontariato, promozione sociale e del terzo settore detengono in locazione; 4) di sospendere il pagamento della Tari per il periodo in cui è loro preclusa la possibilità di utilizzare le sedi; 5) di attivarsi presso la Regione per l’emanazione di nuovi bandi e lo stanziamento di fondi a sostegno dell’associazionismo diffuso.

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