Ast: 118 contratti stabilizzati. Sì a 21 turni e reperibilità

Terni – Accordo tra azienda e sindacati: almeno 30 risorse da inserire con l’aumento della turnistica nell’area a caldo

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di F.L.

C’è l’accordo, dopo il rinvio di martedì, tra azienda, sindacati e rsu, sulla nuova organizzazione del lavoro all’interno di Ast, in vista dell’aumento produttivo annunciato dal gruppo Arvedi. L’intesa firmata nel pomeriggio di mercoledì da tutte le sigle dei metalmeccanici prevede diversi punti, a partire dal passaggio da 15 a 21 turni per la linea Cco7 dell’area a caldo dell’acciaieria, il che comporterà l’assunzione di almeno 30/35 interinali, entro il 2 maggio, per coprire l’aumento della turnistica. Undici lavoratori saranno già al lavoro il primo aprile, per l’inizio di un periodo di affiancamento e formazione.

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Gli altri punti

Prevista anche la stabilizzazione di altri 118 contratti interinali, 11 sempre il primo aprile e 107 entro il 2022. I lavoratori interessati diventeranno dunque tutti diretti dipendenti di Ast a tempo indeterminato. Per quanto riguarda il tema della reperibilità è stato invece concordato di individuare 95 tecnici che, in caso di necessità per interventi o manutenzioni improvvise, dovranno essere a disposizione dell’azienda. Il regolamento verrà discusso con le rsu, intanto è noto che la reperibilità sarà di 13 settimane, 24 ore su 7 giorni, con indennità che triplicano i minimi tabellari previsti dal Contratto collettivo nazionale (135 euro a settimana, 40 euro se si interviene più il riconoscimento dello straordinario). Infine è stato ribadito l’istituto contrattuale degli straordinari, già previsto dal contratto.

Sindacati soddisfatti

All’incontro – che precede di due giorni la presentazione del piano industriale da parte del gruppo Arvedi, previsto venerdì – erano presenti il responsabile delle relazioni industriali, Giampietro Castano, quello del personale, Giovanni Scordo, e le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, oltre alle rsu. «Riteniamo tale accordo significativo – scrivono le sei sigle – per rafforzare l’occupazione e il salario dei lavoratori, sia operai che impiegati nello stabilimento, come da noi più volte rivendicato. Il percorso è iniziato ed è un primo passo. Riconosciamo il prediligere delle buone relazioni sindacali e il coinvolgimento del sindacato nell’organizzazione del lavoro, con la consapevolezza dei cambiamenti in atto e delle nuove sfide da affrontare».

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