Ast ad Arvedi, è conto alla rovescia. Fismic: «Ora il rilancio»

Entro fine gennaio il passaggio di proprietà, il sindacato: «Convocare incontri con azienda e Mise»

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di F.L.

È ormai arrivata alle battute finali l’era tedesca all’Ast di Terni: questione di giorni e, nei tempi previsti, sarà formalizzata la cessione dalla ThyssenKrupp ad Arvedi. Nella settimana che si apre il 24 gennaio sono attese nello stabilimento di viale Brin delle visite ‘tecniche’ propedeutiche, dal punto di vista operativo, al passaggio di consegne. Nel frattempo negli uffici sulla direttrice Essen-Cremona i fogli da firmare sono un bel po’, ma entro il 31 gennaio tutto dovrebbe essere definito, con la bandiera italiana che potrà tornare a sventolare ai cancelli.

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Il silenzio del ministero

E visto che ormai il dado è tratto, i sindacati ritornano alla carica per chiedere di avviare un confronto con la nuova proprietà, ma anche per sollecitare il ministro dello sviluppo economico a battere finalmente un colpo. Ad intervenire in merito è la Fismic Confsal, tramite il segretario generale Roberto Di Maulo e quello nazionale Giovacchino Olimpieri. «Con il parere dell’Antitrust turco (scontato, è arrivato prima di Natale, ndr) – scrivono -, si può finalmente affermare che la storica acciaieria di Terni finirà al piü presto nelle salde mani del cav. Giovanni Arvedi, importante industriale siderurgico italiano. La Fismic Confsal ha da sempre difeso il valore dell’Ast di Terni come sito strategico per l’industria nazionale anche contro ogni tentativo di frazionamento operato da ThyssenKrupp. Troppi invece i silenzi del ministero dello Sviluppo economico, che spesso è stato assente sebbene abbia considerato l’acciaieria di Terni un presidio strategico per il sistema manifatturiero italiano».

Attesa per il piano industriale

Di Maulo e Olimpieri chiedono al cavalier Arvedi «di affrettare i tempi, di incontrare al più presto le rsu, i sindacati ternani e nazionali al fine di presentare il piano di rilancio industriale dell’azienda e permettere al sindacato di fornire il suo appoggio concreto in termini partecipativi». La Fismic Confsal auspica che «al più presto vi siano incontri ufficiali con il nuovo assetto proprietario e che finalmente il ministero dello Sviluppo economico esca dalla sua veste di spettatore convocando le parti per dare il proprio contributo al piano di rilancio dell’azienda, che siamo certi Arvedi abbia in programma di attuare».

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