Ast, i sindacati: «Silenzio inaccettabile sulla vendita»

L’appello delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm: «Intervenga il governo». Venerdì si riuniscono i consigli di sorveglianza e di amministrazione di Tk

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«L’assenza di informazioni sullo stato di avanzamento della procedura di cessione di Acciai Speciali Terni non è comprensibile e crea un clima di incertezza inaccettabile, anche in ragione del fallimento della trattativa tra Thyssenkrupp e Liberty Steel che aveva presentato un’offerta aggiornata e non vincolante per l’acquisizione di Thyssenkrupp Steel Europe»: ad alzare la voce sono le segreterie nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, che tornano in pressing sul governo italiano affinché chieda un incontro alla multinazionale tedesca per capire le proprie reali intenzioni in merito all’acciaieria di viale Brin.

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L’appuntamento ad Essen

Una richiesta, questa, che giunge alla vigilia di una riunione del consiglio di sorveglianza e di quello di amministrazione di Tk prevista per venerdì 12 marzo, durante la quale verrà discussa la strategia futura del gruppo. «I lavoratori e la città di Terni hanno bisogno di avere certezze: la vendita sia finalizzata alla valorizzazione della più importante realtà industriale siderurgica del territorio, strategica per l’insieme del comparto manifatturiero italiano» dichiarano i responsabili di settore delle tre sigle, rispettivamente Valerio D’Alò, Gianni Venturi, Guglielmo Gambardella. Un appello che arriva a seguito di un incontro con le rispettive strutture metalmeccaniche territoriali che si è tenuto giovedì in videoconferenza.

Nuovo appello al ministro Giorgetti

«Nell’ultimo incontro al ministero dello sviluppo economico del 22 dicembre scorso – continuano i tre sindacalisti -, avevamo avuto rassicurazioni, da parte dei rappresentanti del dicastero, che il governo avrebbe seguito con la massima attenzione la procedura di cessione del sito di produzione di acciaio inox ma, ad oggi, non abbiamo avuto più notizie. In occasione del suddetto incontro le organizzazioni sindacali avevano chiesto al Mise di intervenire su Thyssenkrupp per avere certezze sulla valutazione delle offerte che avrebbero assicurato, attraverso un credibile e solido piano industriale, la crescita dei volumi produttivi e dei livelli occupazionali. Ci attendiamo – concludono -, nel più breve tempo possibile, un riscontro alla nostra richiesta di incontro inoltrata al ministro Giancarlo Giorgetti lo scorso 4 marzo».

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