Ast: lunga fermata di fine anno. Cassa integrazione per oltre 2.200 lavoratori

Terni – La comunicazione alle rsu, pesano mercato in calo e alti costi energetici e delle materie prime

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Nuova fermata per l’intero stabilimento Ast tra fine dicembre e inizio gennaio, con conseguente attivazione della cassa integrazione: è quanto ha comunicato giovedì pomeriggio la direzione aziendale dell’acciaieria alle rsu. La fermata – spiega una nota dei rappresentanti sindacali di stabilimento – è dovuta
principalmente alla contrazione del mercato con il conseguente calo delle commesse di lavoro e aggravata dalla grande difficoltà nazionale relativa ad un contesto in cui le aziende italiane risultano estremamente penalizzate rispetto a tutti gli altri competitor europei e non, su tutto ciò che concerne i costi energetici e delle materie prime. Le rsu hanno chiesto alla direzione aziendale la possibilità di elargire ai lavoratori un riconoscimento economico in ragione della perdita salariale.

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Il calendario

Lo stop è previsto dal 19 al 24 dicembre per un massimo di 400 dipendenti e dal 27 dicembre al 7 gennaio per un massimo di 2.203. Nello specifico, per quanto riguarda Acc i forni fermano il 19 dicembre alle 6 e ripartono l’8 gennaio. Lac ferma il 22 dicembre alle 6 e riparte l’8 gennaio alle 6. Pix 1-2-3 fermano il 24 dicembre alle 6 e ripartono sempre alle 6 dell’8 gennaio. Zmill2 e Ba3 rimangono sempre fermi. Il Cst ferma il 24 dicembre alle 6 e riparte alle 6 del 2 gennaio (poi marcia ridotta degli impianti fino al 7 gennaio). Sdf colaggio ferma il 22 dicembre alle 22 e riparte alle 6 del 5 gennaio. Sdf Pressa ferma il 29 dicembre alle 22 e riparte alle 6 del 15 gennaio. Sdf Meccanica e trattamenti termici saranno interessati solo dalla fermata sindacale.

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