Ast, San Valentino con lo stabilimento fermo

Budget produttivo limitato, l’azienda comunica un nuovo stop. Si fermeranno anche gli impiegati. Crescono le preoccupazioni delle rsu

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Nuova fermata all’Ast di Terni, uno stop – fino ad 11 giorni per una parte dell’area a caldo -, che questo mese coinciderà con san Valentino. Lunedì mattina la direzione del personale ha infatti comunicato alle rsu dell’acciaieria le date del fermo impianti, che riguarderà lo stabilimento in modo complessivo, a fronte di un «limitato budget produttivo».

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Il calendario

Per quanto riguarda l’Acciaieria, la linea CCO3 fermerà alle 22 del 13 e ripartirà alla stessa ore del 16. La linea CCO7 ferma alle 14 del 9 e riparte alle 14 del 18 poi ferma alle 14 del 23 e riparte alle 14 del 25. Lac ferma alle 6 del 12 e riparte alle 6 del 16. Pix1/2 e Cdf fermano alle 6 del 14 e ripartono alle 6 del 16. Per quanto riguarda il Tubificio, le rsu avranno un incontro specifico nei prossimi giorni, mentre Società delle fucine non effettuerà fermate impianto. I servizi seguiranno in modo collegato i reparti produttivi.

Uffici chiusi

A fermarsi saranno anche impiegati e quadri aziendali: per loro lo stop sarà dal 14 al 17 febbraio, inoltre per gli stessi è stata comunicata una fermata lavorativa anche per il ponte del 25 aprile. Tutto il personale interessato, in assenza di ferie, sarà coperto da cassa integrazione guadagni ordinaria. Le rsu nel prendere atto di tali affermazioni, hanno ribadito «una seria preoccupazione in relazione all’andamento generale dello stabilimento».

Un festivo in meno

Non mancano le singole prese di posizione da parte dei sindacalisti, come Marco Bruni (Fismic): «Questa fermata – dice – non è solo l’ennesimo segnale di grande difficoltà che a livello produttivo sta affrontando lo stabilimento. La fabbrica non si era mai fermata infatti per il ponte di san Valentino, in questo modo, fermando durante un festivo e per qualcuno anche la domenica, si va ancora una volta a toccare il portafoglio dei lavoratori, già colpiti dalla perdita salariale. Mi auguro che nell’incontro fissato per il 13 al ministero dello Sviluppo economico l’azienda arrivi con numeri precisi e qualche soluzione a questa situazione abbastanza deprimente».

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