Il rendiconto del primo semestre 2016, per Banco di Desio-Bps, approvato dal consiglio di amministrazione, dimostra che l’operazione che ha portato alla fusione dei due istituti di credito era motivata da autentiche prospettive di crescita.
I numeri Il totale delle masse amministrate della clientela al 30 giugno 2016, spiega la nota, «è risultato di circa 23,1 miliardi di euro, con un incremento complessivo di circa 0,6 miliardi di euro rispetto al saldo di fine esercizio 2015, pari al 2,7%, attribuibile all’andamento della raccolta indiretta. La raccolta diretta alla fine del primo semestre ammonta a circa 10 miliardi di euro ed evidenzia un decremento di circa 0,2 miliardi di euro che riviene dalla riduzione dei titoli in circolazione e delle passività finanziarie valutate al fair value di circa 0,4 miliardi di euro (-18,9%) parzialmente rettificata dalla crescita del saldo relativo ai debiti verso clientela di circa 0,2 miliardi (+2,5%). La raccolta indiretta ha complessivamente registrato al 30 giugno 2016 un incremento del 6,3% del saldo di fine esercizio precedente, attestandosi a 13,1 miliardi di euro. La raccolta riferibile alla clientela ordinaria è risultata di circa 8,2 miliardi di euro, con una riduzione di circa 0,1 miliardi di euro, pari all’1,2%, determinata dall’andamento del comparto del risparmio amministrato (-6,4%) in parte rettificato dalla crescita di quello del risparmio gestito (+3,1%). Con riferimento alla raccolta da clientela istituzionale, l’incremento del periodo è risultato del 22,1%, pari a 0,9 miliardi di euro».
Il patrimonio Il valore complessivo degli impieghi verso clientela alla fine del primo semestre dell’anno, spiega Banco di Desio, «si è attestato a 9,4 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il saldo di fine esercizio 2015 (+0,2%). Le attività finanziarie complessive del Gruppo al 30 giugno 2016 sono risultate pari a 2,1 miliardi di euro, con un incremento di circa 0,2 miliardi di euro rispetto al consuntivo di fine 2015 (+12,8%), mentre la posizione interbancaria netta è risultata a debito per circa 0,8 miliardi di euro, rispetto al saldo sempre a debito per circa 0,5 miliardi di euro a fine esercizio precedente. Il patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo al primo semestre 2016, incluso il risultato di periodo, ammonta complessivamente a 872,1 milioni di euro, rispetto a 870,4 milioni di euro del consuntivo 2015».
La solidità A conclusione del Supervisory review and evaluation process (Srep), Banca d’Italia aveva comunicato nell’agosto 2015 alla Capogruppo i requisiti di capitale minimi che deve rispettare a livello consolidato e che corrispondono per il Gruppo Banco Desio a quelli minimi previsti dalla normativa di vigilanza: «Anche al 30 giugno 2016 il Gruppo evidenzia coefficienti di capitale ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti a conferma della propria elevata solidità patrimoniale». Tanto più che «il primo semestre 2016 si è chiuso con un utile netto di pertinenza della Capogruppo di circa 22,3 milioni di euro, rispetto a quello di circa 18,7 milioni di euro del primo semestre dell’anno precedente. Il risultato della gestione operativa alla fine del primo semestre dell’esercizio risulta pari a 69,4 milioni di euro, con un decremento di 31,7 milioni di euro rispetto al periodo di confronto (-31,4%), con un utile della gestione operativa al netto delle imposte di 18,1 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto a quello di 18 milioni di euro del periodo di confronto».
La rete distributiva Al 30 giugno 2016 il gruppo conta 271 filiali (275 filiali alla fine dell’esercizio precedente) di cui 149 della Capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e 122 della controllata Banca Popolare di Spoleto S.p.A. Alla fine del primo semestre 2016 il personale dipendente del Gruppo si è attestato a 2.360 risorse, con un decremento di 11 risorse, pari allo 0,5%, rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente.