di M.L.S.
Si riaccende la diatriba sul Festival di Sanremo che potrebbe traslocare dalla città dei fiori e il sindaco di Terni Stefano Bandecchi torna alla carca candidando la città dell’acciaio a ospitare l’evento canoro più seguito in tv. Per il primo cittadino Terni – a riportarlo è un articolo de ‘Il Corriere dell’Umbria‘ – la sede adatta è il PalaTerni, che può contenere 5 mila spettatori. Ma non solo: Bandecchi chiama il ministro Salvini e chiede due miliardi e mezzo per migliorare le infrastrutture.
«Sono deciso a far venire il Festival di Sanremo a Terni per trasformarlo nel Festival di San Valentino – dice Bandecchi a ‘Il Corriere dell’Umbria’-. Abbiamo tutte le carte in regola. Una città come Terni ha bisogno di infrastrutture, per questo ho chiesto al ministro Salvini due miliardi e mezzo per creare i necessari collegamenti. Sto aspettando un appuntamento».
In sostanza il Festival della canzone italiana potrebbe dire addio a Sanremo a partire dal 2027. Le tensioni con il Comune ligure starebbero infatti spingendo la Rai a esplorare nuove località per ospitare l’evento musicale più atteso d’Italia. Tra le ipotesi, si starebbe considerando l’idea di spostare il Festival in altre località italiane o di renderlo itinerante, con una rotazione ogni due anni.
Tra le aree al vaglio ci sono la Costiera Amalfitana, con Sorrento come possibile candidata, la Versilia, dove Viareggio spicca per le sue strutture, e la costa adriatica con opzioni come Rimini, Senigallia o il Gargano. La diatriba era già esplosa alcuni mesi fa. Tutto poi sembrava tornato calmo. Invece le cose non starebbero affatto così. Ed ecco che è già scattata la gara tra i Comuni pronti a farsi avanti come possibili candidati e Terni farà dunque parte della corsa.
Da settimane la tensione tra Rai e Comune di Sanremo è alle stelle. Il Comune ha chiesto alla Rai un contributo economico raddoppiato: un milione di euro in più e una quota sugli introiti pubblicitari. Non solo. Il teatro Ariston, simbolo della kermesse, viene considerato oggi inadeguato. Troppo piccolo, poco flessibile, logisticamente complesso. «Noi la Rai la accogliamo a costo zero», rilancia Bandecchi. Per ora, in ogni caso, l’edizione 2026 si terrà regolarmente a Sanremo, dall’11 al 15 febbraio, come annunciato. Ma dopo quella data, tutto può cambiare.