Bilancio Comune Terni: «Occhio a riscossioni»

Via libera dal collegio dei revisori, il presidente Castellani: «Attenzione ad entrate sovrastimate e uscite sottostimate». Possibile discussione in consiglio ad agosto

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Mancava il semaforo verde del collegio dei revisori dei conti e da mercoledì c’è. Un atto propedeutico all’approvazione del bilancio 2019-2021 del Comune di Terni, già passato in giunta e giovedì mattina discusso in III° commissione consiliare di fronte al presidente dell’organo Fabio Castellani e alla componente Beatrice Nadia Lidia Anastasi: «I controlli effettuati non hanno dato riscontri di irregolarità», è stato specificato. Con ogni probabilità l’atto – la diffida del prefetto per ora non è arrivata, da ricordare che i 120 giorni dall’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato sono trascorsi – sarà discusso in consiglio nei primi giorni di agosto o comunque a fine luglio, non il massimo. Intanto c’è una raccomandazione, la solita.

IL BILANCIO 2019-2021, DOCUMENTO

Finocchio, Anastasi e Castellani

Entrate e uscite

A dare deludicazioni su come dirigenti e funzionari hanno proceduto con la predisposizione ci ha pensato Stefania Finocchio, mentre Castellani si è limitato a spiegare il perché del parere positivo: «In primis il controllo riguarda il fatto che non siano sovrastimate le entrate e sottostimate le uscite, le verifiche sono state effettuate guardando lo storico. In questo caso ci sono aumenti da un lato e dall’altro, ma va ricordato che l’ente è in dissesto finanziario e dunque le aliquote sono state portate al massimo. Inoltre c’è la tassa di soggiorno: nel 2018 ha portato introiti solo da quando è entrata in vigore, mentre per quest’anno c’è tutto il periodo dell’anno».

EVASIONE FISCALE, MIRINO SU IMPOSTA DI SOGGIORNO

Palazzo Spada (foto Nicola Severino)

Il via libera e il saldo cassa

A chiedere lumi su alcuni aspetti sono Paolo Angeletti (Terni Immagina, sulle riscossioni), Valdimiro Orsini (Pd, focus sul taglio per istruzione e scuola), Cristiano Ceccotti (Lega) e Valeria D’Acunzo (Terni Libera, dal Gruppo Misto, inventario beni immobili). «I controlli non hanno dato riscontri di irregolarità, abbiamo segnalato una cosa. La differenza tra il saldo cassa tenuto dalla tesoreria e quello degli uffici: è di 634 mila euro e dipende dagli interessi passivi del 2017: sono a carico dell’Organo straordinario di liquidazione e non più dell’ente».

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L’indicazione

Infine Castellani ha specificato un altro paio di questioni: «Il collegio raccomanda – ha messo in evidenza – di seguire bene il discorso delle riscossioni, si tratta di una di una delle cause principali dei guai dell’ente. Occorre sollecitare al momento giusto chi non paga le imposte». In conclusione si parla del mancato completamento dell’inventario relativo ai beni immobili: «La prima segnalazione veniva dal precedente collegio dei revissori e so che si stanno organizzando in tal senso. Diciamo che non c’è l’inventario fisico ma quello a valori, ci sono delle immobilizzazioni in bilancio», ha terminato Castellani. In estrema sintesi la Finocchio ha voluto far presente che «l’obiettivo che ci siamo posti è stato un po’ quello di individuare le cause del dissesto per andare a scardinarle, seppur non completamente, per un’attività di pulizia».

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