Buoni spesa Terni: scontro e accuse

I consiglieri comunali di opposizione chiedono al Comune di agire con celerità: «Siamo in ritardo. Aiutare chi ha realmente bisogno». La replica: «Politicamente scorretti»

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«I buoni spesa dell’emergenza Covid-19 vadano rapidamente a chi ne ha realmente bisogno – dichiarano in una nota i gruppi consiliari Movimento Cinque Stelle, Senso Civico, Terni Immagina e Partito Democratico al Comune di Terni -. Gli oltre 650 mila euro messi a disposizione dei ternani dal Governo per i buoni spesa, erogazione che in queste ore si sta contabilizzando, servono per dare risposte immediate ai cittadini che non possono attendere riunioni, passerelle o inutili paletti messi sulla pelle di tutti coloro che hanno sofferto in maniera drammatica anche dal punto di vista economico questa emergenza sanitaria». C’è nel contempo l’autorizzazione all’anticipazione di tesoreria per 44 milioni di euro.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Le richieste

«Il comune di Terni è già in ritardo rispetto alla maggioranza dei comuni italiani – affermano i consiglieri di opposizione – che sono già in fase di bando o addirittura, in alcuni casi, di erogazione. L’indicazione del provvedimento è chiara ed è quella di partire dal fabbisogno e dalle povertà. La tragedia è che il Comune di Terni non ha nessun archivio che realisticamente può darci questo indicatore. Come minoranze in consiglio comunale la nostra posizione verte su cinque richieste fondamentali: si proceda con assoluta celerità, prevedendo un sistema agile e non farraginoso per l’accesso al bonus. È tardi, si faccia presto; si tutelino tutti gli indigenti senza esclusione, sarebbe assurdo ignorare chi grazie a dati oggettivi sulle povertà estreme rientra in altri tipi di sostegno pubblico. Ergo se una persona ad oggi riceve 200 euro di qualsivoglia tipo di sussidio pubblico non può considerarsi esclusa dalla fascia di rischio; si coinvolgano tutte le associazioni che già hanno dimostrato in queste settimane la loro capacità di conoscere e aiutare il territorio, in particolare le 14 iscritte all’elenco dei servizi alle persone in difficoltà per questa emergenza, sostenendo economicamente le attività di cui si fanno intermediari; si attivi un sistema che faciliti l’incasso dei buoni direttamente da parte dei commercianti; si prevedano sistemi di controllo efficaci sugli aventi diritto Per questo quello che chiediamo come minoranze è che il sindaco di Terni accordi con Guardia di finanza, in quanto soggetto terzo e preposto, di far controllare direttamente le dichiarazioni per l’accesso ai buoni spesa».

L’AUTORIZZAZIONE PRECEDENTE PER 26 MILIONI DI EURO

La risposta: «Politicamente scorretti»

Non si fa attendere la replica della maggioranza: «È giusto che i cittadini sappiano che questa mattina tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza si sono riunite in videoconferenza con Sindaco ed assessore al Welfare per confrontarsi e condividere le misure per affrontare l’emergenza che viviamo. Riunione proficua che si è conclusa con la volontà di agire in modo unanime per dare risposte concrete ai cittadini. Invece a sole due ore di distanza dal termine della riunione le minoranze decidono di pubblicare un comunicato che va completamente nella direzione opposta. Avremmo evitato, in questo duro momento per tutti, di impegnarci in inutili scontri politici, ma siamo costretti a stigmatizzare un comportamento cosi strumentale e politicamente scorretto. Anziché collaborare si preferisce attaccare per soli fini di parte l’operato dell’amministrazione su un tema in cui tutti dovrebbero essere uniti per dare risposte concrete e rapide ai cittadini. Siamo delusi dall’atteggiamento di chi senza scrupoli politici neanche su temi così delicati e in un periodo così emergenziale, non perde l’occasione per attaccare la maggioranza e intestarsi meriti. Dimostrano ancora una volta di non saper cogliere l’opportunità di un sereno confronto ma di preferire la polemica e gli attacchi sperando di procurarsi facile consenso. Non tradiscono solo la nostra fiducia ma quella di tutta la città che in un momento come quello che stiamo vivendo meriterebbe ben altre responsabili e corrette condotte. Con grande immaturità politica hanno inoltre riportato nel comunicato tutte le istanze emerse nel corso dell’incontro, tra l’altro tutte accolte e condivise dall’assessore, al solo fine di attribuirsene la paternità. Le minoranze dovrebbero ammettere che tanto è stato fatto ed altrettanto verrà fatto e che in nessun modo il sano confronto può ritenersi una perdita di tempo; neppure quando il tempo è utilizzato per il confronto con tutte le forze politiche. Le minoranze dovrebbero scusarsi con tutti ali amministratori, operatori, associazioni di categoria e cittadini, per il tempo e l’aiuto che hanno messo a disposizione di tutti,  proprio tramite quelle riunioni che ora condannano, assolutamente non tempo perso ma prezioso per riuscire a mettere in campo le più utili misure per i cittadini in difficoltà. Ringraziamo l’assessore Ceccotti ed il sindaco e tutti gli operatori per il grande lavoro svolto». A firmarla sono i capigruppo di Lega, FdI, FI, Terni Civica e Gruppo Misto, vale a dire Federico Brizi, Maurizio Cecconelli, Lucia Dominici, Michele Rossi e Doriana Musacchi.

L’anticipazione di tesoreria aggiornata

In attesa della pubblicazione degli avvisi, l’assessore al bilancio Orlando Masselli si è mosso per una novità in merito all’anticipazione di tesoreria: è stata revocata il precedente atto del 27 settembre, quando fu data l’autorizzazione per 26 milioni 342 mila (vale a dire i 3/12 delle entrate dei primi tre titoli di bilancio del consuntivo 2018), per procedere con un incremento. Ora si passa ai 5/12 del triennio 2020-2022 per le entrate correnti ed il risultato è che la cifra passa a 43 milioni 903 mila euro, con nessuna spesa per il pagamento degli interessi passivi a causa dello stato di dissesto. Il via libera è arrivato per «consentire all’ente di poter applicare la nuova disposizione di legge e far fronte con celerità alle richieste di pagamento che potranno pervenire in relazione alle loro scadenze». Ora spetterà al dirigente alle attività finanziarie, Claudio Carbone, effettuare la variazione di bilancio in entrata ed in uscita.

L’esborso per l’emergenza: prelievo da fondo riserva

Ammontano a 38 mila 200 euro le spese sostenute dall’amministrazione per l’emergenza e l’assistenza alla popolazione finora. Si tratta di esborsi per chiusura parchi/giardini, igienizzazione/sanificazione degli edifici pubblici, forniture Dpi per la polizia Locale e la Protezione civile, interventi di bonifica ed adeguamento, fornitura di farmaci, alimenti e prodotti per l’igiene personale e rimborso spese anticipate dalle associazioni del terzo settore e dipendenti comunali per far fronte alla situazione. Una cifra che sarà integrata con atti successivi. Per ora c’è l’autorizzazione al prelievo dal fondo di riserva – esercizio provvisorio 2020 – per poco meno di 40 mila euro.

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