Un Perugia brutto e presuntuso, ma anche sfortunato e prigioniero dei propri limiti, a cominciare dalla rosa corta in alcuni reparti, perde – male e senza attenuanti – contro il Como, squadra di gran lunga più in forma del campionato.
Gli errori
Dopo aver preso un solo gol in sei partite, il Grifo ne prende 4 in mezz’ora, dando ai padroni di casa le armi più congeniali per il suo contropiede. Primo tempo da incubo, con un paio di errori che spalancano al Como la strada per la vittoria e per una partita in discesa. Pesano le assenze (Angella su tutte), le presenze a mezzo servizi (Dell’Orco, Lisi, Matos) e anche le scelte di Alvini che oppone ai due esterni terribili di Gattuso scarse coperture e un assetto tattico troppo simile al solito.
La partita
E pensare che la partita era cominciata bene, con una traversa colpita da Sgarbi al primo minuto. Solo che poi alla prima occasione il Como ha fatto gol, sfruttando appieno le sue armi: ripartenza fulminea con il furetto belga-marocchino Chajia che serve a LaGumina l’assist per il vantaggio. Poi Dell’Orco entra scomposto su un colpo di testa e tocca la palla col braccio: l’arbitro non nota nulla, il Var sì ed Cerri realizza il rigore del raddoppio. Nemmeno il tempo di ricomporsi e Bellemo fa il terzo: anche i tiri fa fuori dei due centrali di centrocampo era una delle cose a cui prestare massima attenzione. Infine, appena al 28esimo il quarto gol, con un colpo di testa di Solini. Per la bandiera, nella ripresa, la bella rete di De Luca, che sta cominciando a segnare con discreta continuità .
Alvini: «Vittoria di dimensioni esagerate»
«Chi ha giocato lo ha fatto perché meritava di giocare – dice Alvini in conferenza stampa – penso ci siano stati errori tecnici da parte nostra. Pur considerando il capitano un giocatore fondamentale per noi, non penso che la sconfitta sia imputabile all’assenza di Angella. Chi è andato in campo non ha sbagliato l’atteggiamento ma alcune cose tecniche, e ciò può succedere contro una squadra forte».
«Non metto in dubbio la vittoria del Como che è legittima e meritata ma il risultato finale è troppo alto. C’è da prendere atto della sconfitta e da domani ripartire assolutamente Fino ad oggi, la squadra ha sempre fatto un cammino positivo. Nonostante questa sconfitta, non voglio che venga meno tutto ciò che di buono la squadra fino ad oggi ha creato. Non mi sento di colpevolizzare la squadra».
«Il Como è una buonissima squadra, la migliore di quelle che ho visto quest’anno. La squadra non è discontinua, ha perso 3 su 12 partite. In casa abbiamo mancato qualcosa. Fuori casa abbiamo sempre avuto un ottimo camminato. Ora bisogna pensare al campionato che stiamo affrontando e agli obiettivi che dobbiamo perseguire».
Il tabellino
Como: Gori, Solini, Chajia, ParigIni (29′ st Iannou), Bellemo (36′ st Kabashi), La Gumina (36′ st Gliozzi), Arrigoni (45′ st H’Maidat), Scaglia, Cerri (37′ st Gabrielloni), Vignali, Cagnano. A disp.: Facchin (GK), Bolchini (GK), Toninelli, Bertoncini, Peli, Bovolon, Luvumbo. All.: Gattuso G.
Perugia: Chichizola, Rosi (29′ st Righetti), Segre (13′ st Vanbaleghem), Burrai, De Luca, Matos, Dell’Orco, Falzerano (29′ st Gyabuaa), Kouan (25′ st Murano), Ferrarini (13′ st Curado), Sgarbi. A disp.: Fulignati (GK), Murgia, Ghion, Bianchimano, Santoro, Zanandrea, Lisi. All. Alvini
Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria (Mauro Galetto di Rovigo e Claudio Barone di Roma 1) IV° Ufficiale: Enrico Gigliotti dI Cosenza VAR: Antonio Giua di Olbia AVAR : Giacomo Paganessi di Bergamo
Reti: 7′ pt La Gumina, 15′ pt (rig.) Cerri, 18′ pt Bellemo, 28′ pt Solini, 2′ st De Luca (P)
Ammoniti: Dell’Orco, Burrai, Rosi, Curado, Kabashi