di Giovanni Cardarello
A dispetto delle reazioni, volte a minimizzare l’accaduto, la sconfitta del ‘Barbetti’ nel derby con il Gubbio ha lasciato in seno al Perugia strascichi pesanti. Non solo per come è arrivata – un gol beffardo su disattenzione difensiva al 92’ – ma anche per le scelte di Lamberto Zauli, non sostituire Torrasi ammonito è un errore da matita rossa.
E pensare che il Perugia visto a Gubbio è stato uno dei meno peggio della stagione, ma, citando Max Pezzali e gli 883, ‘è la dura legge del gol’, nello specifico la dura legge del gol di Rosaia.
Strascichi pesanti, dicevamo, che, secondo quando riporta la pagina Facebook del programma tv ‘Un Venerdì da Grifoni‘, starebbe portando la dirigenza ad una seria riflessione sulla conferma di Lamberto Zauli.
Zauli che, ricordiamo, ha sostituito Formisano lo scorso 28 ottobre. Da allora il Perugia ha avuto un ruolino di marcia decisamente non esaltante, 3 vittorie, 4 sconfitte e 5 pareggi più la cocente eliminazione in Coppa Italia, in casa e in un derby, quello con l’Arezzo.
Il cambio di passo non c’è stato, la classifica è pesante, il Grifo è a +3 dalla zona playout e la consapevolezza che dal calciomercato arriverà poco o nulla (senza uscite pesanti in termini di ingaggio non si possono fare acquisti) spingono la società a vagliare l’unica scelta possibile. Cambiare di nuovo allenatore.
Il percorso è chiaro, se con il Pescara dovesse arrivare una nuova sconfitta Lamberto Zauli, già in bilico da tempo e non scelto dall’attuale direttore sportivo, potrebbe essere esonerato.
Al suo posto il nome caldo sarebbe quello di Fabio Liverani, ex pupillo di Serse Cosmi nel Perugia 2000/2001, già allenatore di Ternana, Lecce, Parma, Cagliari e Salernitana, fermo ai box dallo scorso marzo e pronto a tornare in pista.
Per Liverani, seguito dalla Gea World di Alessandro Moggi, lo scoglio, più che scendere dalla serie A alla serie C, è l’ingaggio.
Ostacolo che però verrebbe aggirato dalla possibilità di tornare in panchina, di farlo in una piazza importante e che conosce bene, e in più con la possibilità , una volta chiusa senza danni la stagione 2024/2025, di costruire con un dirigente come Meluso, e i rapporti privilegiati con il calcio sudamericano della proprietà , un progetto tecnico di tutto rispetto. Se son rose fioriranno.