Campanari di tutta italia si sono ritrovati sabato e domenica a Norcia in occasione del 58° raduno nazionale. Una manifestazione suggestiva e ricca di significato considerando che a causa del sisma tutti i campanili di Norcia sono stati danneggiati e le campane hanno smesso di suonare.
«Grande emozione» «Abbiamo voluto fortemente che questo raduno potesse svolgersi nella nostra città ed in particolare qui, in piazza San Benedetto, il nostro spazio più grande e più bello», ha detto il sindaco Nicola Alemanno portando il suo saluto alla presidente della federazione nazionale suonatori di campane, Eles Belfrontali, ed ai presenti. «Prima del sisma avevamo oltre settanta chiese ed ora non c’è più un campanile che possa rintoccare i suoni di una campana, sentire ora la festosità di questi suoni riempie il cuore di gioia e di emozione. La vostra presenza a Norcia – ha aggiunto il sindaco – assume quindi per noi un grande significato e va al di là delle vostre migliori intenzioni, una testimonianza verso tutti coloro che hanno scelto di rimanere, convinti di aver fatto la scelta giusta».
Rintocchi di speranza A Norcia erano presenti 18 associazioni di campanari, oltre 300 persone provenienti da ogni parte d’Italia che hanno fatto da colonna sonora al weekend appena trascorso. Ognuna di queste associazioni si è fatta carico del trasporto dei campanili mobili. «Abbiamo voluto portare qui le nostre campane che suoneranno i rintocchi della solidarietà – ha detto Eles Belfontali – e che rappresentano la nostra passione, il nostro impegno, l’amore che mettiamo per l’arte campanaria. La campana ‘testimonial’, benedetta dal Papa, reca una scritta che richiama all’unità dei popoli. Oggi noi – ha concluso la presidente della Fnsc – vogliamo essere particolarmente solidali con i nursini, augurando che questi suoni possano essere di speranza per una pronta rinascita».