Caos Albo d’Oro a Perugia: bocciati tre su quattro. Pagnotta si ‘salva’ ed è polemica

Il dominus di UJ è stato votato all’unanimità. Respinte le candidature di Mariano Di Vaio, Stincardini e Mariani

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C’è alta tensione nelle file del centrodestra di Perugia. A palazzo dei Priori la maggioranza è andata ‘sotto’ sui nomi proposti per l’Albo d’oro, come riportano Il Corriere dell’Umbria e Il Messaggero. Tre delle quattro candidature sono state bocciate: l’unica approvata è stata quella di Carlo Pagnotta. Mister Umbria Jazz è stato proposto dall’opposizione e ha ricevuto 29 voti favorevoli su 30. Problemi per la celebrazione del ‘XX giugno’ sono emersi relativamente agli altri tre candidati: l’avvocato Ruggero Stincardini proposto da Nilo Arcudi, presidente del consiglio comunale, l’architetto e ingegnere Massimo Mariani proposto da Fratelli d’Italia e l’influencer Mariano Di Vaio che arrivava da una proposta del capogruppo di Forza Italia Giacomo Cagnoli, dopo un confronto anche con il sindaco Andrea Romizi. Il quorum necessario era 22 voti, i due terzi del complessivo. Come raccontato da ‘radio urna’, a Mariano di Vaio e Mariani è mancato un voto mentre due in meno ne aveva Stincardini. Sul terzetto proposto dalla maggioranza sono mancati tutti i voti dell’opposizione: muro e basta. Nilo Arcudi, presidente del consiglio comunale ha scritto: «Per la prima volta non mi sento onorato come lo sono sempre della mia carica. Approfittando del voto segreto o non rispettando la posizione della maggioranza per fare ridicoli dispettini, il consiglio non ha votato alcuni nomi di candidati di altissima qualità proposti dalla Commissione Albo d’Oro. Piccole miserie che umiliano Perugia e la straordinaria storia del XX giugno».

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