Dopo il drammatico omicidio del brigadiere capo dei carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nelle campagne di Francavilla Fontana (Brindisi) mentre inseguiva una banda di rapinatori, nel suo ultimo giorno di lavoro dell’Arma, il sindacato di polzia Sap, in Umbria, ha portato la propria solidarietà all’Arma e ai familiari del carabiniere. Cordoglio viene espresso dalle segreterie provinciali, guidate a Perugia da Giovanni D’Alessandro e a Terni da Gianluca Botondi, e da quella regionale retta da Claudio Nannini.
Venerdì mattina i rappresentanti sindacali del Sap a Terni, Perugia, Spoleto, Assisi e Foligno hanno raggiunto le caserme dei carabinieri per portare un mazzo di fiori ed esprimere vicinanza in questo momento di dolore. «Mancavano poche ore alla pensione del nostro fratello Carlo – dice il Sap in una nota – che non ha esitato a mettere a rischio la propria vita a difesa dei valori che incarniamo, fino all’estremo sacrificio, ‘nei secoli fedele’ come il suo coraggio, un eroe che non sarà mai dimenticato».
«Ci troviamo di fronte ad un inseguimento – osserva Nannini -, l’auto dei rapinatori si ferma colpendo un palo, dopo aver sparato ai carabinieri. Se gli stessi fossero scesi dall’auto e avessero sparato ai malviventi mentre si trovavano ancora all’interno della vettura, ci sarebbe stato l’atto dovuto? Si sarebbe detto che i malviventi erano stati giustiziati in auto? Solo chi ha passato certe situazioni può comprendere le mie parole e ciò che si prova quando ti sparano contro. Adesso ci saranno esternazioni di solidarietà e commozione nei confronti del nostro fratello Carlo, ma se a cadere è un servitore dello Stato, la memoria collettiva si dissolve in fretta. Se a morire è un delinquente durante un’azione di polizia, si aprono talk show e si invocano commissioni d’inchiesta e si sollecitano cortei contro le forze dell’ordine, numeri identificativi e altro. Allora mi chiedo: la vita di un servitore dello Stato è come la vita di un criminale che difendete? Il nostro lavoro non è un gioco, noi moriamo davvero».