Era il 13 luglio del 1814, quando con le Regie Patenti, promulgate da Vittorio Emanuele I, nacquero i Carabinieri Reali, con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica, con speciali doveri e prerogative.
La festa 201 anni dopo, a Perugia – in mattinata – ed a Terni nel pomeriggio di venerdì, l’arma dei carabinieri ha festeggiato la ricorrenza con due cerimonie sobrie, ma solenni.
LE IMMAGINI DELLE CELEBRAZIONI: PERUGIA – TERNI
A Terni, in occasione delle celebrazioni per il 201° anniversario di fondazione dell’Arma, il comandante provinciale Pier Luigi Felli ha tracciato il quadro delle attività svolte nell’ultimo anno. In mezzo, la sorpresa, rappresentata dall’annuncio del sesto arresto legato all’omicidio di Giulio Moracci (VIDEO, L’ANNUNCIO), il 91enne ucciso lo scorso aprile durante una rapina nella sua abitazione di via Andromeda. A finire ai domiciliari, la 48enne Angela Cioce, per lungo tempo donna di servizio della famiglia Moracci, che insieme ad altri avrebbe offerto il proprio supporto alla banda criminale composta da tre cittadini rumeni.

Reati in calo Il bilancio stilato dall’Arma ternana è «complessivamente positivo, con un calo dell’8,91% dei delitti consumati e una percentuale di quelli scoperti che si attesta intorno al 20%, in linea con la media nazionale». Fra questi, ha detto il comandante Felli, rientrano i furti (-1,1%), le rapine (-21,43%), le estorsioni (-46,15%) e le violenze sessuali (-33,33%). Dati che si legano ad un’intensa attività di controllo de territorio che, nell’ultimo anno, ha raggiunto numeri importanti: 21 mila servizi perlustrativi (circa 63 al giorno), oltre 88 mila soggetti identificati e 76 mila mezzi controllati, a cui si aggiungono 1.500 interventi per soccorso in tutta la provincia.
Gli omicidi Nel suo discorso, il colonnello Felli ha fatto anche riferimento ai gravi casi di cronaca che negli ultimi mesi hanno portato Terni all’attenzione dei media nazionali: «In ogni situazione – ha detto il comandante – ha fatto seguito una pronta e decisa risposta da parte delle forze dell’ordine, soprattutto dell’Arma dei carabinieri e della polizia di Stato con il puntuale coordinamento della Procura, che sono riuscite a risolvere la quasi totalità dei casi».
Omicidio Zelli «Per l’unico caso attualmente non risolto, l’omicidio di Gabriella Zelli Listanti, nulla è stato lasciato di intentato – ha detto il comandante provinciale -. Ad accurati rilievi tecnici che hanno consentito di evidenziare tracce importanti, ha fatto seguito una prolungata attività info-investigativa che ha permesso di individuare un elevato numero di sospettati. Le indagini non sono state accantonate ma, anzi, sono state recentemente estese in campo internazionale sfruttando le banche dati di impronte digitali e Dna. Confidiamo possano emergere riscontri utili per l’identificazione dell’esecutore o degli esecutori materiali dell’assassinio, che si presume abbia una provenienza transnazionale».

«Cittadini onesti» Per il colonnello Felli, i casi di cronaca sono comunque «episodi isolati, non inquadrati in un contesto di criminalità organizzata in grado di inquinare il tessuto sociale del territorio. Molti dei reati che destano maggior allarme sociale – ha detto – sono commessi da soggetti stranieri che spesso dimorano illegalmente in Italia o provengono da aree geografiche contigue alla nostra. Nella nostra provincia, la stragrande maggioranza della popolazione vive onestamente del proprio lavoro ed è pervasa da una radicata coscienza di legalità ».
Pendolari del crimine «La posizione geografica di Terni, ad un passo da realtà urbane, come quella della capitale, caratterizzate da sacche di degrado, espone il territorio al cosiddetto pendolarismo criminale. Delinquenti e malintenzionati – ha detto il comandante – approfittano della vicinanza per raggiungere i nostri territori per commettere reati soprattutto di carattere predatorio. A coloro si aggiungono gli extracomunitari irregolari che non possedendo stabile attività lavorativa e sicure fonti di sostentamento, trovano nelle attività criminose il sistema per approvvigionarsi di quanto necessario per vivere».
«Garantismo eccessivo» «A noi, appartenenti alle forze dell’ordine – ha detto il colonnello Felli nel suo discorso – non compete certo la facoltà di mettere in discussione la legge o l’operato dei magistrati che assieme a noi sono impegnati nel gravoso compito di fronteggiare la criminalità . È però opinione comune che la legge non ci aiuti e non aiuti il cittadino a sentirsi più sicuro. L’esasperato garantismo che caratterizza il nostro ordinamento giuridico non è ben visto dalla gente, sorpresa e spaventata dal ritrovarsi di fronte, dopo un arresto o un fermo operato dalle forze di polizia, l’autore del reato nel frattempo rimesso in libertà per l’impossibilità di applicare nell’immediatezza misure precautelari restrittive».
Baby squillo Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i riconoscimenti conferiti dal comandante della Legione carabinieri Umbria, generale Roberto Boccaccio. L’encomio semplice è andato al maggiore Pietro Petronio (comandante), al maresciallo aiutante Leonardo Ferrante, al brigadiere capo Remo Fanelli, ed agli appuntati scelti Fabrizio Svolacchia e Filippo Colalelli – tutti del nucleo investigativo di Terni – per la brillante operazione con cui poco più di un anno è stato portato alla luce un ‘giro’ di prostituzione minorile fra Terni e Spoleto, attività culminata con l’arresto di cinque persone e la denuncia di altre tre.

Comandanti sugli scudi Elogio al comandante della compagnia carabinieri di Terni, Dario Allegretti, conferito in questo caso dal comandante della Legione carabinieri Sicilia, per la preziosa opera di raccordo e coordinamento svolta come comandante di nucleo operativo durante la tragica alluvione di Messina (Giampilieri, Scaletta Zanclea) avvenuta fra l’ottobre e il novembre del 2009 e che ha causato la morte di 37 persone. L’encomio semplice, in questo caso conferito dal comandante della Legione carabinieri del Lazio, è andato al comandante dei carabinieri di Ferentillo – il maresciallo capo Alessandro Lumia – per aver contribuito in maniera determinante all’identificazione ed all’arresto degli autori di un efferato omicidio, operazione messa a segno nel 2010 in provincia di Viterbo. Elogio anche per il comandante della stazione carabinieri di Terni, il luogotenente Piero Pacetti, che «evidenziando elevate capacità professionali, altissimo senso del dovere e perseverante impegno, ha svolto e coordinato numerose attività investigative concluse con l’individuazione e l’arresto dei responsabili di vari delitti».
Il crollo della gru L’encomio semplice è andato al brigadiere Gianluca Montanucci e all’appuntato scelto Mario Palleschi – addetti all’aliquota radiomobile della Compagnia di Terni – per essere intervenuti tempestivamente nell’abitazione di piazza Dalmazia interessata dal crollo di una gru avvenuto lo scorso 30 luglio, ed aver trasportato in un luogo sicuro il 99 enne Pierino Maraga, deceduto ore dopo in ospedale.
Carabinieri Narni Scalo Encomio semplice anche al maresciallo aiutante Ettore Barbera Crojo e all’appuntato scelto Edoardo Foschini per aver sventato con coraggio il tentativo di suicidio di una donna che il 6 maggio 2014, nella sua casa di Narni, aveva ingerito farmaci e aperto i rubinetti del gas. Analogo riconoscimento è andato anche all’appuntato scelto Matteo Montagnoli ed al carabiniere scelto Alessandro Castelli che il 15 febbraio del 2013 hanno salvato la vita di una donna, entrando nella sua abitazione ormai satura di gas e sventandone il suicidio.

I carabinieri in Umbria Attualmente l’arma è presente, nella nostra regione, con un ‘Comando legione’, cui risalgono la responsabilità della gestione del personale e le funzioni di direzione, di coordinamento e controllo dell’attività dei comandi provinciali; due ‘Comandi provinciali’ (Perugia e Terni), che hanno competenza sulla rispettiva Provincia amministrativa ed esercitano le funzioni di comando e controllo dei reparti dipendenti; undici ‘Comandi di compagnia’, che coordinano l’attività di un numero variabile di stazioni ed hanno organi propri (Centrale operativa e Nucleo operativo e radiomobile); una Tenenza con sede a Norcia, alle dipendenze della Compagnia di Spoleto; 95 ‘Comandi stazione’, con la responsabilità diretta del controllo del territorio e delle connesse attività istituzionali.
Le ‘specializzazioni’ In Umbria opera anche un ‘Nucleo antisofisticazione’ con il compito specifico di tutelare la salute; due ‘Nuclei ispettorato del lavoro’ (Perugia e Terni), che si occupano della regolarità e sicurezza dei lavoratori, nonché dei luoghi di lavoro; un ‘Nucleo operativo ecologico’, cui sono attribuiti i compiti di tutela dell’ambiente; una ‘Sezione anticrimine (articolazione del Ros) con compiti operativi di analisi e repressione di particolari fenomeni di criminalità organizzata, eversione e terrorismo.
Il lavoro Le attività di prevenzione effettuate nell’ultimo anno, si concretizzano sinteticamente in più di 70 mila, tra pattuglie, perlustrazioni o servizi di ‘Carabiniere di quartiere. A questi vanno aggiunti i circa 3.100 servizi di ordine pubblico effettuati per garantire il tranquillo svolgimento delle manifestazioni (sindacali, studentesche, sociali), degli eventi sportivi o delle cerimonie religiose. Durante i controlli alla circolazione stradale, poi, sono state deferite, in stato di libertà , 115 persone, per ‘guida sotto gli effetti di stupefacenti’ e 386, per ‘guida sotto l’effetto di ebbrezza alcolica’, oltre a contestare più di 14.600 violazioni al Codice della strada.
Ambiente e salute Il Nucleo operativo ecologico nell’ultimo anno ha eseguito 86 ispezioni, rilevando 30 violazioni penali a cui è seguita la denuncia in stato di libertà di 21 persone, l’irrogazione di sanzioni amministrative per circa 10 mila euro ed il sequestro di beni per oltre 100 mila. Il Nucleo carabinieri antisofisticazione e sanità , invece, ha eseguito più di 2.000 ispezioni in esercizi commerciali dove sono confezionati o distribuiti prodotti alimentari, rilevando circa 370 infrazioni amministrative per l’importo di circa 385 mila euro, nonché circa 360 infrazioni penali con l’arresto di una persona e la denuncia in stato di libertà di altre 251, oltre al sequestro di strutture e merci per un valore che supera i 26 milioni di euro.