Carcere di Perugia, sciopero della mensa

Gli agenti di costodia di Osapp, Uil Pp e Cisl Fns si asterranno dal consumare i pasti: chiedono il cambio della ditta che li fornisce

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Sciopero della mensa, proclamato da Osapp, Uil Pp e Cisl Fns nel carcere di Capanne a Perugia: i tre sindacati lo hanno annunciato alla direttrice, Bernardina Di Mario, e al provveditore regionale Giuseppa Martone.

Le ragioni «II motivo di tale azione – spiegano le tre sigle sindacali – è per la pessima qualità degli alimenti, sia sotto il profilo della conservazione che della qualità. In più occasioni è stato riscontrato che i generi alimentari vengono trasportati con mezzi non idonei per il trasporto alimentare (carne, frutta, surgelati vengono trasportati per oltre 400 chilometri con mezzi non refrigerati)».

«Cambiare» Secondo Osapp, Uil Pp e Cisl Fns, «il comportamento del gestore della ditta appaltatrice al di là di questi gravi episodi assolutamente non rispetta nessuno degli accordi contrattuali. Per effetto di ciò, il menù giornaliero non corrisponde a quello della tabella prestabilita, oltre ad essere scadente per qualità e quantità, nonostante le dipendenti si facciano in quattro per poter mettere a tavola un piatto dignitoso. Per questi motivi chiediamo l’intervento del Signor Provveditore affinché si mobiliti per l’entrata di una nuova ditta a seguito della risoluzione del contratto con questa vigente. Per quanto ci riguarda a fronte del trattamento che è propinato giornalmente da codesta ditta, l’astensione continuerà ad oltranza fino alla soluzione del problema rappresentato».

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