Perugia, minoranza chiede revoca Arcudi

Nuovo appuntamento in consiglio comunale dopo il primo passaggio in cui il presidente del consiglio si difese pubblicamente

Condividi questo articolo su

A breve ulteriori aggiornamenti

di P.C.

Il Partito Democratico chiederà la revoca del presidente del consiglio comunale di Perugia, Nilo Arcudi, citato in alcune intercettazioni – ma non indagato – emerse nell’ambito dell’inchiesta sulla ndrangheta in Umbria mossa dalla procura della Repubblica di Catanzaro. Dai banchi dell’opposizione anche la richiesta di convocare un consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema emerso nelle ultime settimane. Sulla stessa lunghezza d’onda il gruppo che fa riferimento al candidato sconfitto Giuliano Giubilei.

CONSIGLIO COMUNALE, ECCO COME SI DIFESE ARCUDI

Le richieste della minoranza

Intervengono in serie Sarah Bistocchi, Giuliano Giubilei, Lucia Maddoli e Francesca Tizi – chiedendo ad Arcudi di fare un passo indietro – quindi alla fine Francesco Zuccherini tira le fila, annunciando la richiesta di un ‘consiglio grande’ sul tema. Di fronte al presunto silenzio dei media locali sul tema e per evitare che la vicenda, complici le festività natalizie, finisca nel dimenticatoio, dai banchi dell’opposizione si cerca di tenere alta l’attenzione sul tema.

Negli stessi minuti, l’ex consigliere comunale Tommaso Bori in Regione richiama la presidente Tesei: «Non ha parlato dell’inchiesta»

I concetti sono chiari: Arcudi non è indagato, quindi non ci sono elementi giudiziari a suo carico, ma una istituzione deve allontanare da sé il benché minimo sospetto. Quindi, per il momento, secondo le opposizioni il presidente deve fare un passo indietro. Poi, nel caso, tornerà al suo posto quando tutto sarà finito (cioè fra qualche anno, probabilmente in un’altra consiliatura, conoscendo la durata media dei processi).

Nessuna replica da parte di Arcudi, che si è limitato a far notare come l’argomento non fosse all’ordine del giorno, ma comunque si è dimostrato molto disponibile nel favorire il dibattito.

Nessuna replica nemmeno dal sindaco, per il momento, chiamato in causa da Giubilei per la vicenda della foto e del successivo post social.

«Arcudi faccia un passo indietro»:
il video del consiglio comunale del 23/12/2019

La nota congiunta

«Quanto emerso negli ultimi giorni, nell’ambito della maxi operazione antimafia, condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria, obbliga la società umbra e ancor più le sue istituzioni a prenderne consapevolezza, a porvi resistenza, e a mettere in campo tutte le azioni possibili per difendere il presente e salvaguardare il futuro».

«Accanto purtroppo alle consuete attività illecite legate al riciclaggio di denaro a cui le cosche sono dedite, assistiamo con preoccupazione ad un nuovo tentativo: quello di influenzare la politica locale, indirizzare le intenzioni di voto, entrare in contatto con le cariche politiche e istituzionali».

«Per mettere in sicurezza l’intero Consiglio comunale e tutelare la dignità del ruolo di Presidente dell’assemblea, abbiamo chiesto lunedì scorso ad Arcudi di fare un passo indietro, spontaneamente e responsabilmente. Non avendo avuto alcun tipo di riscontro, ci vediamo costretti a presentare una proposta di revoca del Presidente del Consiglio. Come rappresentanti dei cittadini abbiamo una grande responsabilità rispetto alla quale nessuno può venir meno».

«Come Consiglieri comunali, in qualità di membri della più importante assemblea della città -affermano i Consiglieri – siamo tenuti a mettere in campo ogni sforzo, ogni azione che possa dare un contributo alla lotta alle mafie. In quest’ottica va la richiesta di istituzione di una Commissione Consiliare d’Inchiesta contro le infiltrazioni mafiose, avanzata dalle opposizioni nella scorsa seduta».

«Il Consiglio Comunale del 16 dicembre ha visto la partecipazione massiccia di privati cittadini e rappresentanti di associazioni. Lo Statuto e il Regolamento di cui è dotato l’Ente ci permette di attuare alcune forme di partecipazione, tra cui la convocazione del Consiglio Comunale Grande, che chiediamo di riunire al più presto. Riteniamo infatti fondamentale non sottovalutare né sottacere quello che sta accadendo nel nostro territorio, ma anche doveroso condurre la giusta lotta alla criminalità organizzata, rispetto alla quale siamo tutti a rischio, nessuno escluso, insieme a tutti i cittadini che vorranno dare il proprio contributo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli