Caso Barbara Corvi: ok a nuove indagini anche su tracce di sangue nel suv dell’ex marito

Archiviata la posizione di Maurizio Lo Giudice. Lo ha deciso il gip di Terni. Dovranno essere sentite anche diverse persone

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Nuove indagini sul caso relativo alla scomparsa di Barbara Corvi. Le ha disposte il gip di Terni, Barbara Di Giovannantonio, all’esito dell’udienza in cui la procura di Terni – facendo dietrofront – aveva chiesto di poter procedere con nuovi accertamenti sulla scomparsa della donna di Montecampano di Amelia – datata 27 ottobre 2009 – e, di contro, le difese dei due indagati per omicidio – il marito Roberto Lo Giudice e il fratello di quest’ultimo Maurizio – avevano chiesto di mettere fine al capitolo giudiziario riaperto da carabinieri e procura.

Il gip di Terni ha inteso archiviare la posizione di Maurizio ma non quella di Roberto Lo Giudice, indicando in maniera perentoria – ed entro sei mesi – di procedere alle escussioni (sommarie informazioni testimoniali) di Salvatore e Giuseppe Lo Giudice (figli della coppia), Irene Corvi (sorella di Barbara), Carlo Barcherini (l’uomo con cui Barbara aveva avuto una relazione), Rosita Proietti (amica di Barcherini), Ligia Mercedes Giraldo Duran (amica di Barbara) e dell’attuale compagna di Roberto Lo Giudice, Caterina Parise. Altro passo fondamentale rispetto a quanto ordinato dal tribunale, sono i nuovi esami – la ricerca di eventuali tracce ematiche – all’interno dell’auto utilizzata dal marito di Barbara Corvi all’epoca dei fatti, un suv Mitsubishi. Analisi da condurre mediante le tecniche più aggiornate di rilevamento, come il Luminol.

Secondo il gip di Terni che ha deciso per la prosecuzione delle indagini, sussisterebbero forti sospetti sul Lo Giudice in ordine alla scomparsa di Barbara Corvi, ma gli elementi sin qui raccolti non costituiscono indizi sufficienti e necessitano, pertanto, di ulteriori accertamenti.

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