Orvieto, CRO: muore Gioacchino Messina

Il presidente della fondazione aveva 67 anni ed era ricoverato al ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia

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Era ricoverato da alcuni giorni per un malore e domenica mattina, all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia, si è spento all’età di 67 anni il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Gioacchino Messina. Era in carica dall’aprile 2018 quando aveva preso il posto di Vincenzo Fumi: la cerimonia funebre si svolgerà lunedì in forma privata.

Il ricordo del sindaco Roberta Tardani

«Ancora increduli – le parole del sindaco a nome dell’amministrazione – esprimiamo le più sentite condoglianze ai familiari, al consiglio di amministrazione della Fondazione, ai collaboratori e agli amici che lo hanno apprezzato per le grandi competenze e le profonde doti umane. Del dottor Messina ricordiamo la riservata affabilità con la quale ha guidato il principale ente pubblico economico della città, sempre attento e disponibile anche nelle fasi più delicate, alle istanze sociali del territorio e al bene della comunità tutta».

Il dolore della famiglia Cotarella

Ad esprimere il proprio cordoglio è anche la famiglia Cotarella: «La città di Orvieto e l’Umbria intera – si legge nella nota diffusa alla stampa – perdono un uomo di grande valore quale era Gioacchino Messina. Un amico caro, oltre che un noto professionista e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. La notizia della sua scomparsa ci rattrista oltremodo perché ci viene a mancare una persona che da sempre ha fatto parte del nostro mondo di impresa e dei nostri momenti più personali. Con Gioacchino abbiamo condiviso un lungo tragitto insieme che ha portato la nostra e la sua famiglia ad avere un rapporto che va oltre la cordialità. E proprio ai familiari di Gioacchino va il nostro abbraccio più caloroso e intensamente partecipiamo al loro grande dolore che diventa anche il nostro. Con lui se ne va una delle figure più illuminate che questo territorio abbia mai avuto, un uomo colto, riservato, capace di leggere e interpretare il presente e allo stesso tempo guardare e immaginare il futuro. A Gioacchino va tutta la nostra riconoscenza e un grande grazie per quello che ha fatto e rappresentato per la nostra famiglia».

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