Il sindaco di Castel Viscardo, Daniele Longaroni, interviene in merito alla recente decisione del Tar dell’Umbria di bocciare la delibera comunale che aveva revocato la concessione alla società Venco srl, giudicandola illegittima. E annuncia il ricorso al consiglio di Stato.
Ricorso respinto «Il 2 settembre – afferma il sindaco – è stata pubblicata la sentenza del Tar dell’Umbria sul provvedimento con il quale il Comune aveva detto ‘no’ all’insediamento nel proprio territorio di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (biomasse, ndR) richiesto dalla società Venco. Tale iniziativa era stata censurata dall’amministrazione, anche paventando l’interferenza della stessa con l’attività dell’aviosuperficie utilizzata dall’Aeroclub di Castel Viscardo, così come l’approvvigionamento della materia prima (legname vergine, ndR) e la mancanza di una convenzione con la società».
«Andiamo avanti» Nel giudizio in questione si erano anche costituiti alcuni cittadini e società riuniti all’interno di un comitato. «L’amministrazione comunale – afferma Daniele Longaroni – impugnerà tale decisione di fronte al consiglio di Stato in quanto riteniamo che il Tar abbia censurato ingiustamente le ragioni avanzate dalla pubblica amministrazione. La politica ambientale, poiché incide su territori vasti, oggi preda di iniziative imprenditoriali osteggiate sia dalla popolazione che dalle amministrazioni locali, deve necessariamente essere condivisa. Le amministrazioni di questo territorio, grazie anche all’impulso del Comune di Orvieto, devono continuare a sostenere una strategia sempre più organica che consenta uno sviluppo condiviso e sostenibile. Oggi – conclude il sindaco di Castel Viscardo – siamo ancora più determinati a continuare la battaglia tesa a veder riconosciute le nostre ragioni».