Centro geriatrico Terni «Stato drammatico»

La denuncia della Cgil: «Piove nella struttura. Entra acqua dagli infissi, gli ascensori non funzionano, gli spogliatoi non sono a norma e i bagni sono fuori uso. Intervenire»

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«Nella parte destinata a ristrutturazione – ex sezione DE – i lavori sono fermi, la parte del day è da mettere a norma e i lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio non sono mai iniziati. All’interno della struttura dove sono i pazienti, piove. Entra acqua dagli infissi, gli ascensori non funzionano, gli spogliatoi non sono a norma e i bagni sono fuori uso. La situazione è drammatica». Centro geriatrico di Terni, a lanciare l’sos è la Fp Cgil che parla di una «struttura dove tutto è ancora bloccato».

La richiesta e il personale: «Da 68 a 25 operatori»

A chiedere un’accelerazione per terminare d’urgenza i lavori è Valentina Porfidi, segretaria della Cgil di Terni: «Riservare un nuovo stanziamento di risorse per mettere a norma il day hospital, dato che quanto accantonato finora, visti anche i ritardi, non è più sufficiente». Non si tratta dell’unica questione che tiene in allerta il sindacato: «La ristrutturazione – prosegue – del reparto ha comportato una riduzione del personale delle cooperative che vi prestavano servizio di circa il 44%. Da 13 mila ore mensili a sole 5 mila, da 68 operatori a 25. Un fatto davvero allarmante, specie se si considera l’alta complessità assistenziale, vista la presenza di gravi patologie, e l’imponente carico di lavoro del personale Usl nella gestione e programmazione di ricoveri e dimissioni».

Occupazione

La Porfidi inoltre mette in evidenza che «l’appalto in scadenza prevede un collegamento tra minuti di assistenza tutelare, numero di pazienti e tasso reale di occupazione dei posti letto, con una clausola di salvaguardia in modo da non scendere mai sotto i 42 pazienti complessivi. Una situazione che non permette di garantire ai lavoratori un monte ore settimanale o mensile. Pertanto sarebbe auspicabile per il futuro che questa situazione fosse modificata in modo da assicurare un adeguato rapporto paziente-operatore, garantendo – conclude – la stabilità dei dipendenti che lavorano in una struttura a diretta gestione pubblica».

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