«Il nuovo assetto viario ha precluso di molto la nostra libertà di movimento, creando notevoli disagi riferiti sia alla normale attività quotidiana dei residenti con particolare riferimento alle fasce più deboli – anziani e bambini – sia agli operatori commerciali». Con questa premessa mercoledì mattina a palazzo Spada è andata in atto una I° commissione consiliare dedicata ai problemi del centro storico, con doppia audizione: quella programmata di Sergio Fossatelli del comitato Ztl quartiere Duomo – residente ed operatori commerciali – e la successiva di Marcello Giovannetti dell’associazione ‘Vivere il centro storico’. Focus in particolar modo sua via Aminale, via del Vescovado e via Roma: le richieste vanno da un miglioramento della segnaletica all’illuminazione, passando per la sicurezza, il transito dei mezzi di soccorso, il traffico e i parcheggi. Non sono mancati – da prassi – momenti di accesa discussione.
Le richieste
Si sa, quando si parla di centro storico entrano in gioco molteplici fattori e opinioni. Difficilmente si può accontentare tutti, concetto emerso – presenti gli assessori Benedetta Salvati, Enrico Melasecche e Stefano Fatale, più il funzionario tecnico Walter Giammari – con chiarezza durante il confronto: alla base della discussione anche una petizione dell’ottobre 2017 per i provvedimenti che all’epoca furono presi in merito alla viabilità. Da allora qualcosa è cambiato, ma il comitato spinge per avere dei cambiamenti: «Piazza del Duomo – si legge nel documento – non sia più zona a parcheggio auto; via del Vescovado e via Aminale siano riaperte con un solo senso di marcia; rendere più agevole il senso il transito ai mezzi di soccorso verificando spazi di manovra e transito adeguati nelle vie ztl; predisporre un’adeguata segnaletica che indichi in modo chiaro la ztl; adeguare l’illuminazione ed eventuali telecamere di videosorveglianza».
«Totale saturazione»
Fossatelli ha poi dato il suo punto di vista sul contesto attuale: «Per andare a casa devo fare tre chilometri – tema viabilità – e ciò comporta gravi problemi a chi abita in zona, specie da quando la vecchia amministrazione ha ‘diviso’ il centro in due. I parcheggi sono ridotti al minimo e non sappiamo dove mettere le auto, si è formata una totale saturazione ed è diventato invivibile, siamo al limite della sopportazione. Chi deve caricare e scaricare blocca le vie dopo gli ultimi interventi. Perché non allargare il centro storico per avere più spazi? Vedo giovani coppie che arrivano in centro storico e vanno via in pochi mesi. Siamo disposti a collaborare in qualsiasi modo; inoltre invito a riguardare i permessi ztl, vedo che ci passano tutti». Mentre l’esponente del comitato parla c’è un lungo conciliabolo tra Salvati, Melasecche e Fatale.
Gentiletti vs Melasecche, la visione d’insieme e la saggezza
A questo punto prende le parola il consigliere di Senso Civico ed ecco che, seppur breve, scatta la baruffa verbale: «I punti della petizione non credo siano difficili da accogliere – intanto Melasecche si alza per andare a parlare con Giovannetti – da parte dell’amministrazione del fare’. L’assessore forse sta andando già a risolvere», esclama con ironia Gentiletti nel vedere la scena. Miccia accesa: «Cosa vuole lei? Vado dove mi pare, non faccia tanta ironia che devo andare a lavorare e non sentire le sue sciocchezze». Toni alti, a tal punto che Michele Rossi (Terni Civica) rientra chiedendo «Che succede?». Trascorre un minuto e torna la calma. «Pensavo che in audizione – l’intervento del ‘titolare’ dei lavori pubblici – ci fosse il comitato storico dei residenti rappresentato da Giovannetti. Qui invece ci sono cinque richiedenti tra cui l’ex consigliere comunale del Pd Ermanno Ventura. Non so come funziona questo comitato ma c’è un problema: ogni via ha i suoi problemi del territorio e governare vuol dire affrontarli con una visione d’insieme. Dobbiamo riportare all’unità ascoltando tutti senza buttar via soldi, ci sono interessi spesso contrapposti: non si possono fare cento commissioni perché così non si risolve la situazione per avere un centro storico vivibile in cui possano concentrarsi gli interessi del commercio, dei residenti e del turismo. Sono tutte esigenze diverse, ci vuole un mix di saggezza». Gentiletti concorda e si torna alla normalità.
La Salvati: «Collettività o interesse di pochi?»
Fossatelli aggiunge poi che «magari ci può essere un confronto tra comitati. Chiaro che i problemi che abbiamo noi non sono di tutti. Occorrono delle idee perché la domanda è questa: il centro storico che cosa dà in questo momento? I commercianti stanno morendo in zona Duomo, mentre da altre parti stanno meglio». Tocca alla Salvati: «Le proposte sono piccole, è vero, ma bisogna vedere se sono al servizio della collettività oppure per l’esigenza di poche persone. La richiesta per i mezzi di soccorsi è più che lecita, ma non credo ci siano stati grandi problemi finora». La Braghiroli fa presente agli assessori presenti che la maggioranza avrebbe già dovuto prendere delle decisioni sulla questione.
Vivibilità, sicurezza, salute e silenzio tombale
Sara Francescangeli – presidente di commissione – decide poi di dare spazio a Giovannetti, tirato in ballo più volte da Melasecche e Gentiletti: «Ci sono altri problemi molto gravi oltre a quelli esposti. Parlo di vivibilità, sicurezza e salute: abbiamo sempre denunciato gli ‘inizi’ dello spaccio in centro, ma ci dicevano che eravamo esagerati e volevamo ‘chiudere’ la movida. L’amministrazione, insieme alle forze dell’ordine, deve garantire la sicurezza di chi abita in quell’area. Così come il rispetto delle regole per i locali e ciò non avviene. In 70 metri di via Lanzi ci sono otto locali; tra via del Leone, vico dell’Olmo e piazza dell’Olmo sono dieci in 500 metri quadrati. Fate i conti con i tavoli che ci sono fuori e le persone che vivono lì. Presenteremo nostri documenti in I° commissione sul tema con le nostre proposte. Magari si possono fare delle manifestazioni per le vie del centro, ora ci sono minorenni ubriachi che rovinano e urinano in giro». Infine si espone la signora Pietralunga, sempre del comitato: «Segnalo il silenzio tombale del centro storico, anche di giorno, c’è poco flusso. I problemi innumerevoli in questa città». Seguiranno altre puntate.