Cia e Asad Umbria in prima fila contro il caporalato

Si è svolto giovedì il primo tavolo regionale del progetto ‘Fami’ per garantire tutela legale, inclusione e corsi di formazione per gli immigrati regolari

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Si è svolto giovedì 4 marzo il primo tavolo regionale online nato dalla sinergia tra Cia Umbria e la Cooperativa sociale umbra Asad. Il progetto dal titolo ‘Fami – promozione di percorsi di inclusione attiva nel settore agricolo di qualità’, di cui Asad è capofila – è finanziato dal Fondo asilo migrazioni e integrazione (Fami) dell’Ue, con il patrocinio del ministero dell’Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – ha l’obiettivo di promuovere condizioni di regolarità lavorativa nel settore agricolo per i cittadini di Paesi terzi e valorizzare, al contempo, forme virtuose di agricoltura (sociale e biologica ad esempio) capaci di rivitalizzare le aree rurali, colpite da forte spopolamento. ‘Cade a fagiolo il tavolo’ perché arriva appena dopo la notizia di mercoledì circa l’indagine della squadra Anticrimine del commissariato di Pubblica sicurezza di Orvieto, su un possibile caso di caporalato ai danni di due operai agricoli romeni a servizio di un imprenditore umbro, in condizioni di povertà e degrado.

La sinergia

Ciascuno dei partner metterà a servizio dei soggetti interessati – cittadini extra Ue con regolare permesso di soggiorno o richiedenti asilo – tutta una serie di servizi e competenze al fine di un avvio al lavoro nel pieno rispetto della dignità umana e delle leggi italiane, attraverso strumenti innovativi di prevenzione e contrasto, oltre al supporto alle vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato. Tra le attività in capo a Cia Umbria, ci sono la tutela legale, l’orientamento al lavoro, la sensibilizzazione delle imprese agricole sul tema del caporalato e la realizzazione di percorsi di formazione professionalizzanti per gli immigrati.
Hanno partecipato al tavolo del progetto gli stakeholders del territorio regionale, tra cui: la Regione Umbria, la Caritas Perugia, l’Arci Terni, l’associazione Liberamente donna, le cooperative Ariel e La Rondine, la Sprar Spoleto, Ases Cia, con gli interventi di Giuseppe De Anseris progettista Asad, Fulvio Mecci project manager Asad, Matteo Bartolini presidente Cia Umbria, Andrea Palomba project manager Cia Umbria, Danilo De Lellis responsabile ufficio lavoro Cia-agricoltori italiani, Saied Jowkar di Arpal Umbria, Francesca Cagnoni del distretto del perugino Usl 1 e responsabile posizione organizzativa sociale distretto di Perugia, le profesoresse Bianca Maria Torquati e Chiara Paraffini del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali 3 dell’università di Perugia e Alessandro Moretti presidente Acli Perugia.

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