Ciao a Dante Ciliani, giornalista di razza

Terni, tanta gente, martedì mattina, al funerale del presidente regionale dell’Ordine

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di M.T.

Un pensiero fisso, per tutta la cerimonia: «Che avresti detto, tu?». Se ci avessi visti, nella chiesa di San Francesco che si era riempita di persone venute anche da lontano solo per dirti ciao (Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, è morto domenica a 59 anni a causa di una grave malattia; ndr), di sicuro te ne saresti uscito con una delle tue frasi tese a sdrammatizzare.

LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Terni funerale Dante Ciliani foto Alberto Mirimao (10)

Tanta gente per Dante Ciliani

La folla Un fatto certo, Dantì, è questo: chi c’era, ed eravamo davvero in tanti, non è venuto al tuo funerale ‘perché sono cose che si fanno’. No, chi c’era ha, semplicemente, voluto esserci. Perché ti volevamo bene in parecchi. E perché adesso te ne continueremo a volere. Comunque.

Sorrisi Ecco, una cosa che mi mancherà, Dantì,  saranno i tuoi sorrisi. Mai finti. Ma mi mancherà soprattutto la possibilità di poterti chiamare per chiederti un consiglio, con la certezza di avere da te una risposta sempre sincera, anche se poteva essere non gradita. Perché tu eri così. E questo, noialtri, lo sapevamo bene: e ci fidavamo di te proprio per questo.

Il presidente nazionale dell'Odg, Enzo Iacopino

Il presidente nazionale dell’Odg, Enzo Iacopino

Lacrime C’erano un sacco di colleghi ‘anziani’ – pure importanti – al tuo funerale, ma chissà perché io sono sicuro, Dantì, che a te avrebbe fatto piacere sapere che ce n’erano tanti di giovani e giovanissimi: quelli che, magari, hanno scritto le prime ‘venti righe’ con te a Il Messaggero, o che con te come presidente hanno preso ‘il tesserino’. Io li ho visti, in chiesa e i loro occhi lucidi, le loro lacrime, erano – almeno mi piace pensare che sia così – una carezza per te.

L’eredità Si va sempre alla ricerca, in questi casi, di quella ‘eredità’ che un profesionista – e tu eri un fior di professionista – lascia o lascerebbe: ecco io spero proprio che quei giovani e giovanissmi colleghi sappiano fare il proprio percorso professionale restando sempre sereni come lo eri tu; guardandosi bene dal farsi ‘contaminare’ dalla voglia di piacere ai potenti, cosa che tu hai attentamente evitato; cercando sempre di scoprire un dettaglio in più, come non ti stancavi di dire. Ecco, spero che la tua eredità sia una bella nidiata di giornalisti. Veri. Come te.

Francesco Quadraccia e Dante Ciliani

Francesco Quadraccia e Dante Ciliani

umbriaOn L’editore di umbriaOn, Francesco Quadraccia, ti ricorda così: «Il mio saluto a Dante Ciliani, la cui presenza ha significato partecipazione concreta a tutte le problematiche della nostra città, sia testimonianza della stima che molti vorrebbero ancora manifestargli e, la mia personale speranza, di poter favorire l’espressione più profonda di quella professionalità ed umanità che lo hanno caratterizzato».

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