di S.F.
L’input è del sindaco Stefano Bandecchi e l’esecuzione è del dirigente al governo del territorio Federico Nannurelli. Il Comune ha attivato il cosiddetto potere sostitutivo nei confronti della Ternana Calcio nell’ambito dell’installazione di nuovi impianti per la videosorveglianza: si tratta di un’operazione da poco più di 40 mila euro, poi finita nelle mani della A.Tel Comunicazioni e conclusa il 20 maggio. Con tanto di verbale di somma urgenza per l’avvio.
IL VERBALE DI SOMMA URGENZA FIRMATO E LE MOTIVAZIONI (.PDF)

La vicenda si è sviluppata dal 9 maggio scorso quando – la ricostruzione è nella delibera approvata dall’esecutivo di palazzo Spada la scorsa settimana – Nannurelli ha disposto una serie di cose dopo l’indicazione di Bandecchi (assente al momento di votare l’atto in giunta). «A seguito delle decisioni assunte dall’amministrazione comunale, anche in considerazione degli impatti sulla sicurezza e sull’ordine pubblico, la Ternana Calcio Spa – nel contempo la società ha cambiato ragione sociale – non ha trasmesso la documentazione richiesta dal Comune di Terni per la valutazione del progetto relativo all’installazione del sistema di videosorveglianza, così come prescritto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica». Con conseguenze.
IL RINNOVO-PONTE PER LA CONCESSIONE IN ATTESA DELL’AVANZAMENTO STADIO-CLINICA

Nel documento pubblico si fa riferimento al fatto che, nel corso delle sedute del comitato, «è stato costantemente evidenziato uno stallo operativo da parte della società, che, pur avendo fornito rassicurazioni nei precedenti incontri, non ha adempiuto al completamento degli interventi». Dunque, «preso atto della necessità di prevenire e scongiurare qualsiasi criticità che possa compromettere lo svolgimento dei prossimi eventi sportivi presso lo stadio comunale ‘Liberati’», l’ente è entrato in azione da sé.
LA TERNANA DA SPA A SRL PER L’ITER STADIO-CLINICA

Ma quali sarebbero i problemi? Si parla di mancanza di apparecchiature per il cablaggio in curva Est, il non settaggio presso la sala Gos post cablaggio/installazione telecamere in curva Nord, il non collegamento al Gos e mancanza di apparecchiature alla Ovest. «La società – viene sottolineato – ha dichiarato che sono attualmente attive le vecchie apparecchiature, che tuttavia non risultano idonee a garantire i parametri funzionali richiesti, come dimostrato dalla prescrizione di interventi di manutenzione straordinaria previsti dalla vigente convenzione». Risultato?

Il 9 maggio l’ente ha avviato le procedure sostitutive con affidamento diretto in somma urgenza «per garantire l’immediata operatività del sistema di videosorveglianza e in ragione delle misure urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica». Con tanto di diritto di rivalsa per il recupero integrale delle spese sostenute. Ovvero poco meno di 33 mila euro per lavori, più incentivi, Iva ed imprevisti. Totale dell’affidamento 44.153 euro.

Ora l’atto sarà sottoposto al consiglio comunale – entro 60 giorni per la ratifica, ma essendoci una somma urgenza il termine è di 30 – per la regolarizzazione dei lavori pubblici di somma urgenza, con autorizzazione per l’anticipazione di cassa. A firmare sono lo stesso Nannurelli per la parte tecnica e l’assessore Giovanni Maggi per quella politica: è il dirigente stesso ad aver provveduto formalmente a «riscontrare l’inadempienza agli obblighi convenzionali da parte della società». Storia chiusa?